Gasperini: «Grande prova dei miei. Non amo la formula della Coppa Italia» - Calcio News 24
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2017

Gasperini: «Grande prova dei miei. Non amo la formula della Coppa Italia»

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Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha parlato al termine della sfida di Coppa Italia in casa della Juventus. Le ultimissime notizie

Gasperini ha parlato al termine di JuventusAtalanta, ottavo di finale di Coppa Italia terminato con il punteggio di 3-2 per i bianconeri. Così Gasp a “Rai Sport“: «Abbiamo fatto un secondo tempo importante. Abbiamo giocato bene, mettendo in difficoltà la squadra più forte. Abbiamo fatto benino anche nel primo tempo ma Dybala ci ha creato qualche difficoltà, tutto sommato sono soddisfatto. Nel primo tempo siamo arrivati spesso al limite dell’area ma mancava sempre qualcosa mentre nel secondo tempo siamo stati continui e concreti e farlo contro la Juventus dà maggiore soddisfazione. Io non amo questa competizione perché potrebbe essere la coppa delle sorprese ma forse è la competizione che maggiormente favorisce le grandi magari giocando in casa nostra avremmo avuto maggiori possibilità, o giocandola andata e ritorno, chissà. Certe situazioni di mercato sono imprevedibili. La società non voleva modificare la squadra ma di fronte a certe offerte, a certe situazioni, è difficile dire di no. La perdita di Gagliardini è notevole ma se battagli, arrivi vicino».

LE PAROLE DI GASPERINI DOPO JUVENTUS vs ATALANTA DI COPPA ITALIA – Prosegue l’allenatore: «Io alla Juventus? Non credo che allenare l’Inter sia un limite, credo che i limiti siano altri. Io sono soddisfatto della prestazione di questa sera perché rispetto a un mese fa, in campionato, abbiamo giocato con un altro piglio. Qui mi sto togliendo delle soddisfazioni notevoli e partite di questo tipo, come abbiamo fatto in questi mesi, sono ancora più apprezzate. Nel secondo tempo ho fatto diverse prove. Non essendoci Kessiè e senza Gagliardini ho provato a cambiare provando a trovare un certo equilibrio in mezzo al campo e sicuramente è andata bene. L’Atalanta ha un settore giovanile importante. Non ho allenato solo dei giovani ma ho allenato anche Milito, Palacio, Motta, anche dei giocatori importanti. Credo che questo sia il profilo migliore per tutto l’ambiente e per tutta la città. Europa? La classifica dice questo e dopo 19 partite la classifica ha un suo significato. Non sarà facile ripetere quello che abbiamo fatto nel girone d’andata ma per noi è importante constatare la nostra crescita perché un mese fa con la Juventus non avevamo questa sicurezza e per me questo è fondamentale poi se arriverà l’Europa lo vedremo più tardi».

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