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Gasperini pre Atalanta Juve: «Vogliamo portare a casa la Coppa per BERGAMO. Sul mio FUTURO…»

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Le parole di Gian Piero Gasperini in vista della FINALE di Coppa Italia Atalanta Juve: tra analisi, considerazioni e ovviamente molti stimoli

In conferenza stampa ecco le parole di Gian Piero Gasperini aspettando la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juve.

TROFEO «Sulla Coppa Italia ho sempre pensato che fosse l’unico trofeo possibile da raggiungerlo. La Champions e lo Scudetto erano irraggiungibili, ma questo è un trofeo importante, ed è stato sorprendente arrivare anche in finale d’Europa League. Ora manca l’ultimo step».

LIVERPOOL-ATALANTA – «E’ stata la svolta per l’Europa League. Non abbiamo considerato una competizione rispetto all’altra, e quel successo è stato decisivo. In Coppa Italia la partita decisiva è stata quella contro il Milan. Le partite che abbiamo provato in questa stagione sono state importanti, nonostante qualche sconfitta in campionato. Ultimamente abbiamo giocato contro Liverpool, Marsiglia e poi il successo contro la Roma: i nostri ragazzi hanno avuto una forza immensa giocando tre partite a settimana considerando le difficoltà ».

CRESCITA COSTANTE – «Motivo di grande orgoglio essere qui, ci siamo modificati molto nel corso degli anni. E’ sempre stata una squadra forte per motivazione e spirito. Questo è un gruppo che è cambiato parecchio però l’Atalanta è riuscita a posizionarsi parecchio nelle posizioni alte abituandosi anche a certi palcoscenici».

ATALANTA PIU’ FORTE DI TUTTI I TEMPI «Sicuramente è un’Atalanta forte, giovane e può diventare più forte nei prossimi anni. Favorita o meno conta poco, se si guardano i risultati delle ultime settimane si vive tutto con grandissimo entusiasmo facendo un lavoro straordinario. Rimane la Juve la squadra favorita»

SULLA PARTITA – «Ogni partita è diversa dall’altra. C’è sempre quell’interpretazione che cambia. L’assenza di Scamacca ci costringerà a giocare in maniera diversa. Mi dispiace molto per lui. Un peccato perché in finale ci devono essere i giocatori migliori. La Juventus è un altro tipo di partita. Bisogna arrivare con lo stesso spirito. L’unico problema sono stati gli infortuni, abbiamo stabilito in campo anche delle soluzioni che ci ha permesso di crescere e di valorizzarci. Non pensavo di raggiungere questi traguardi: il merito va tutto ai ragazzi perché sono cresciuti molto l’uno con l’altro».

BERGAMO«Bergamo sta vivendo un sogno. Prima mercoledì e poi Dublino. Bergamo è una città che esprime gioia su tutto quello che abbiamo fatto. Il rapporto con la squadra è straordinaria dove c’è una grande partecipazione in ogni successo. Faremo di tutto per portarla a casa».

FUTURO «Noi abbiamo dato fiducia a quelle società che non hanno introiti economici così alti come tante squadre, ma con le idee e dall’altra una società che fa plusvalenze incredibili si può fare molto. la nostra forza è stata giocarcela alla pari con tutti. Se non rinforzi la squadra fai fatica il doppio, ma la società si è sempre comportata bene: l’Atalanta ha una squadra giovane e motivata. Sono cresciuti molti giocatori come per esempio Carnesecchi, Scalvini e Ruggeri: sono ragazzi che danno valore alla squadra. E’ tutto il succo dell’Atalanta. Si può replicare visto che ci sono anche risorse importanti. Se vinci la coppa sei un bravo allenatore, se la perdi sei un perdente, ma per esempio le cavalcate fatte a Genova e qui sono state straordinarie. E’ necessario però superarsi, essere dei vincenti: indipendentemente se ci sarà sempre qualcuno più bravo di te».

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