2017
Gasperini: «All’Inter offese violente. Atalanta, rinnoverò»
Gasperini – Atalanta: un tuffo nel passato per decidere il futuro. La Dea sarà impegnata con l’Inter, squadra che scartò malamente il tecnico. Ora il Gasp vuole la rivincita, magari in ottica Europa
Gian Piero Gasperini sarà il protagonista vero e proprio di Inter – Atalanta. Scartato dai milanesi dopo tre partite di campionato, ora con la Dea si gode i giovani e gli elogi. Non cerca vendette e si sente felice con gli altri nerazzurri, ma ricorda l’esperienza a Milano: «Fu durissima, critiche violente e offensive. Anche Fiorello, mio idolo, mi fece passare per scemo. Da lì ho dovuto ricostruire la mia credibilità e ci son riuscito al Genoa. Sbagliai io a andare in una società che non mi volle con forza». Si può vincere anche con la difesa a tre, il nodo cruciale per cui venne esonerato all’Inter, ma Gasp sa che all’epoca era un tabù. Con l’Inter però una volta abiurò le sue idee e passò alla difesa a quattro con rombo, adesso ripensa a quel match e ci rivede Atalanta – Napoli di un girone fa, quando decise di schierare i giovani per dare una sterzata alla stagione: «Se devo morire, muoio con coerenze. Questa Atalanta è nata anche grazie all’esperienza negativa all’Inter». Dopo aver scoperto Gagliardini, se lo troverà di fronte con Kessié a guidare il centrocampo atalantino, lo stesso Kessié che Gasperini non reputa assolutamente inferiore a Kondogbia.
Gasperini – Atalanta: meglio della palma
Elogi anche per Pioli e per i due esterni Conti e Spinazzola, poi un’analisi su cosa potrebbe avere in più l’Inter: la qualità nel tiro decisivo, dice Gasp, perché ha campioni in grado di trovare la stoccata vincente. «Petagna deve migliorare l’automatismo del tiro per segnare di più. Gomez? Se andiamo in Europa sarà più facile tenerlo, è immerso nell’Atalanta e nella città. Rinnovo? Ho iniziato a parlarne, c’è stima e gratitudine, le basi per proseguire sono solide» continua l’allenatore dell’Atalanta. L’esperienza di Ranieri al Leicester però insegna e non bisogna mai abbassare la concentrazione, anche se in futuro Gasperini vorrebbe una rosa migliore per consolidare la propria posizione. Un giocatore affermato per reparto, ma un occhio di riguardo al vivaio, come sempre, e come non gli è stato possibile all’Inter. «L’orgoglio dell’Atalanta resterà la formazione dei talenti legati al territorio, giusto investire in Zingonia. All’Inter invece ho avuto giocatori alla fine di un ciclo. Con l’Inter non c’entravo niente, è più a suo agio la palma in piazza Duomo» chiude Gasperini a La Gazzetta dello Sport.