2014
Garcia osa ancor più di Benitez un anno fa: e se poi rivince la Juve?
Garcia e la strada di non ritorno, ha rischiato ed ora cambia tutto: ma conviene in piazze come Roma e Napoli?
SERIE A ROMA GARCIA JUVENTUS – Dopo la bella e tormentata parentesi dedicata alle nazionali in vista delle qualificazioni ad Euro 2016 si ritorna al campionato. Virando subito sulle mai banali dichiarazioni dell’allenatore della Roma Rudi Garcia: prima al vetriolo contro l’accoglienza riservata alla sua squadra nello scenario dello Juventus Stadium, poi sulle ambizioni del gruppo stesso.
LE PAROLE DI GARCIA – Ha aperto proprio con il comportamento tenuto dallo stadio bianconero due settimane verso la panchina giallorossa: “Accoglienza vergognosa ricevuta in tribuna e panchina, è qualcosa di inaccettabile quanto accaduto allo Juventus Stadium”. Alla vigilia della supersfida avevamo parlato di buoni rapporti tra le due società e rispettive dirigenze, peraltro rinsaldati dalla sfida estiva in merito all’elezione dei nuovi vertici federali: Juventus e Roma hanno tirato la volata del (poco frequentato) partito anti-Tavecchio, dimostrando di guardare ad una visione più innovativa dell’attuale prodotto calcio. Tutto spazzato via da una partita che, superfluo nasconderlo, ha lasciato in eredità veleni difficilmente assopibili. Ma a far discutere oggi è il grido di battaglia lanciato in conferenza: “La gara di Torino mi ha chiarito le idee: siamo più forti della Juventus e sono sicuro che vinceremo lo scudetto”.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA ED UN RISCHIO – Per capire di cosa stiamo parlando serviamoci di un preciso riferimento: ricordate cosa accadde con il Napoli di Benitez un anno fa? In piena luna di miele, quando il campionato era alle sue primissime battute, il tecnico spagnolo si permise di non chiudere la porta all’ipotesi scudetto. Uno step praticamente impronosticabile per le ambizioni partenopee, fino alla stagione precedente frustrate da un tecnico (Walter Mazzarri) che pur di restare saldo con i piedi a terra si è procurato più di un’antipatia. Benitez invece, forte di un curriculum decisamente più strutturato, ha rischiato salvo poi ritrovarsi a 24 punti dalla super Juventus dei record. Quando dichiarava chance scudetto la piazza si sarebbe buttata nel fuoco per lui, a giochi fatti però gli stessi lo criticarono per mancata aderenza alle dichiarazioni iniziali. Così come oggi per Rudi Garcia: la Roma giallorossa andrebbe in guerra per lui, ma se poi lo scudetto non dovesse arrivare? Se i punti di distanza dalla capolista rendessero infondate queste certezze oggi espresse con tanta convinzione? Cosa accadrebbe, ditecelo voi.
LO STATO DEI FATTI – Attenzione. In questa sede non stiamo a sindacare sulle eventuali possibilità scudetto o meno. Quanto invece – come si è chiaramente manifestato – sull’opportunità di alcune dichiarazioni in piazze calde proprio come Roma e Napoli. Dove, si sa, ti portano sulle stelle alla velocità con cui poi ti lasciano nelle stalle. E dove l’eccessivo entusiasmo si è spesso tramutato nel peggiore dei boomerang. Ma ci mancherebbe, questa Roma ha il diritto di iscriversi alla lotta scudetto: ha qualità, atletismo, fame, fiducia nei propri mezzi, profondità di rosa, fattore che permette di non subire scossoni in termini di rendimento complessivo quando viene impiegato l’uno o l’altro interprete dell’organico. Rudi Garcia ha scelto di rischiare imboccando una strada di non ritorno: quella dello scudetto. Ed è a questa che dovrà rispondere da oggi in poi: se finora ha spesso proferito sul maggior valore di una Juventus che investe più di tutte le altre, da oggi questa via d’uscita è ostruita. Non esiste più. E, comunque la si giri, serviranno spalle davvero molto larghe.