2014
Garcia a Sky: «Allo Stadium aree di 17 metri»
Le parole del tecnico della Roma dopo la partita contro la Juventus
GARCIA JUVENTUS ROMA – Rudi Garcia ha mimato il gesto del violino ed è stato espulso. L’allenatore della Roma commenta così il match con la Juventus: «Preferisco non parlare di questo episodio, ma della partita. Ci sono passate tante squadra. Abbiamo avuto tante occasioni in cui non abbiamo segnato ed abbiamo preso gol da tre calci piazzati. Qui le aree le fanno di 17 metri, ma sono contento della mia squadra. Abbiamo giocato con personalità. Non parlo del risultato, ma del gioco. Un po’ troppo nervosismo, di sicuro, ma c’è anche in altre partite. Un arbitro deve gestire questa cosa. E’ una brutta cosa per noi il fallo di Morata, molto pericoloso, ma Manolas non deve farsi giustizia da solo».
TIMORE DELL’AVVERSARIO – «Nel secondo tempo abbiamo gareggiato meglio. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, abbiamo perso troppi palloni. E’ vero che la gara era messa sul piano fisico, era anche normale. Bisognava essere pronti sotto questo aspetto. Ma abbiamo fatto abbastanza per vincere, penso all’occasione di Gervinho, a quella di Pjanic. Per questo dico che è colpa nostra, possiamo far meglio. Se il gol della Juve non arriva nel recupero del primo tempo, forse cambia tutto nell’intervallo, andare al riposo sul 2-1».
ARBITRI – «Sarebbe bene aiutare gli arbitri, riguardo al rigore, se è o no dentro l’area. La tecnologia decide se un fallo è dentro o fuori dall’area, anche se è questione di un centimetro. La moviola in campo ti dà la soluzione giusta per sapere se il giocatore tocca o non tocca l’avversario. Con la tecnologia questo si vede. Il rigore è soggetto all’interpretazione dell’arbitro, ma per tre volte ha usato la stessa linea».
SECONDO TEMPO – «Abbiamo sbagliato tanti passaggi nel primo tempo. Il pressing della Juventus era importante. Come era previsto all’intervallo, con più applicazione tecnica e con un pressing che prima o poi sarebbe finito, avremmo potuto giocare molto meglio. E lo abbiamo fatto nel secondo tempo».