2017

Gandini: «Roma grande squadra, voglio vincere l’Europa League»

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Stadio, Europa League, Serie A, Coppa Italia e non solo: la Roma di Umberto Gandini vuole andare avanti con ottimismo. Le ultime news e le dichiarazioni

Umberto Gandini è da qualche mese il nuovo amministratore delegato della Roma. Un nome importante per far crescere ancora i giallorossi, come si evince dalle parole dello stesso Gandini: «Stiamo facendo un gran campionato, la Juventus è fortissima ma ce la giochiamo sia per lo Scudetto che sul fronte delle coppe europee e in Coppa Italia. Per adesso il passaggio dal Milan alla Roma è stato buono, il fatto di aver una squadra competitiva mi ha aiutato. Ho entusiasmo e sono in una situazione esaltante, posso dare un contributo a una squadra già grande, a una Roma che vuole diventare un punto di riferimento. Spalletti? Il dialogo è costante e trasparente ma più di quanto si è detto non posso aggiungerlo, l’interesse è rimanere assieme ancora molto e vincere». Roma impegnata su tre fronti, l’ad Gandini però è molto deciso sul futuro della squadra capitolina: «I tifosi ambiscono alla vittoria e li ringrazio, ma anche società e giocatori vogliono vincere. Le dinamiche di una società di vertice sono legate a molti fattori, quindi le scelte di mercato vanno valutate. La Roma è competitiva e lo sarà anche in futuro. Abbiamo una spina dorsale quasi paradigmatica per il calcio di oggi. Cosa voglio vincere? Mi darebbe più soddisfazione vincere l’Europa League, è più importante e sarebbe un grande obiettivo per la nostra società».

Gandini, lo stadio, Nainggolan e Spalletti

Si parla anche dello stadio, sempre Gandini ha dichiarato quanto segue: «Noi siamo sempre stati ottimisti e continuiamo a esserlo, è un progetto che porta crescita al sistema calcio. Il dialogo con l’amministrazione porterà a qualcosa di positivo. Noi in Italia abbiamo gli stadi più vecchi d’Europa, è un problema importante, così come riportare i tifosi negli impianti. Abbiamo un problema di assenza di pubblico, è un tema dolente. Tutte le grandi squadre europee stanno pensando a un nuovo stadio, che sia una ristrutturazione o un impianto ex novo. Credo che si siano tante circostanze che portano a pensare a uno stadio da settantamila posti come una cosa anacronistica. Vogliamo riportare il grande pubblico dietro alla Roma, dato che il nostro prodotto calcistico è di livello». A Radio Rai Gandini ha avuto modo di analizzare una situazione spinosa: «La circostanza in cui Nainggolan ha detto quello era privata ma è diventata pubblica in maniera inqualificabile. L’unica cosa che deriva da questa situazione è che ognuno deve stare attento alle dichiarazioni che vengono fatte in pubblico. Lui ha detto la sua e in Italia non c’è più il reato di opinione, se uno dice una cosa in privato deve rimanere in privato, non devono essere fraudolentemente messi in pubblico. Spalletti ha gestito bene, lui ha l’attitudine al comando di Capello, ha una capacità tattica accentuata come Allegri, sa difendere la squadra come Ancelotti. Spalletti però è solo Spalletti, un grande interprete della professione di allenatore come spesso accade in Italia».

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