2020
Galliani svela: «Nel 2016 provai a portare Zielinski al Milan»
Adriano Galliani racconta alcuni retroscena riguardanti due scelte operate da dirigente del Milan: Zaccheroni e Zielinski
Intervistato da il Messaggero Veneto, Adriano Galliani ha svelato alcuni retroscena riguardanti i suoi trent’anni da dirigente al Milan.
ZACCHERONI – «Zaccheroni fu una idea tutta mia. Noi qualche anno prima puntammo su un allenatore, Sacchi, che non aveva mai allenato in A. Detto che non ci siamo mai fatti condizionare dal curriculum, Alberto aveva fatto molto bene con l’Udinese portandola al terzo posto e a me piaceva da matti come giocavano i bianconeri”. E fu subito Scudetto: “Eravamo reduci dalle due stagioni peggiori della gestione Berlusconi: un decimo e un undicesimo posto con Sacchi e Capello in panchina. Braida mi disse che Zac aveva già firmato con un’altra squadra, alzai il telefono e chiamai Alberto: era libero e trovammo l’accordo in poco tempo».
ZIELINSKI – «Zielinski? Nel 2016 abbiamo fatto il possibile per portarlo in rossonero, ma dalla stagione prima non eravamo più liberi di fare mercato e alla fine il ragazzo andò a Napoli. Zielinski, però, era un giocatore che ci piaceva tantissimo».
BRAIDA – «Ariedo lo conosco da novembre del ‘75 quando lo scambiammo nel mercato con Peressin che andò al Palermo e lui venne al Monza. Un mese dopo venimmo a vincere a Udine per 1-0, si giocava ancora al Moretti. A fine stagione fummo promossi in B. Ariedo, terminata la carriera nel Sant’Angelo Lodigiani, venne a fare il ds al Monza, nel 1984 lavorò all’Udinese, poi quando Berlusconi prese il Milan mi raggiunge in rossonero. Il presidente voleva Italo Allodi come ds e mi ripeteva sempre: “Ariedo? Ma Ariedo chi?”. Alla fine la spuntai io. Braida ha fatto un lavoro straordinario, ha portato tanti campioni al Milan. Lo considero come un fratello».