2013

Galliani e gli altri, quando calcio e politica si mescolano

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FOCUS GALLIANI MILAN POLITICA – Ventisette anni. L’età fatale delle rockstar? No. Gli anni di durata dell’impero Galliani a servizio del Milan. Scelto come uomo fidato dal presidente Berlusconi quasi una vita fa per le sorti del club meneghino rivelatosi col tempo non solo amministratore delegato unico, ma vero e proprio factotum della macchina industriale rossonera in questi anni di successi. Un ciclo destinato a concludersi il prossimo aprile, quando l’assemblea dei soci darà i pieni poteri alla terzogenita della famiglia Berlusconi, Barbara, arrivata in punta di piedi tre stagioni or sono, ma acquisendo via via sempre più potere e competenza in seno a Via Turati, pardon, a Casa Milan. Una ventata d’aria nuova quella che si appresta a vivere il club rossonero, le cui strade dovrebbero appunto separarsi da Adriano Galliani.

ADRIANO L’AZIENDALE – Già, dal Milan, ma non da Silvio Berlusconi visto che è paventata l’ipotesi di un nuovo ruolo per l’ex dirigente della Lega Calcio. Da buon imprenditore, Berlusconi vedrebbe bene Galliani come nuovo ‘innesto‘ nei quadri politici di Forza Italia, tornato in auge sulla scena politica dopo la scissione del Popolo della Libertà. Un uomo di partito, più da macchina organizzativa che non d’azione: un dirigente d’apparato e di struttura, un quadro intermedio che possa sanare i diverbi tra le anime contrastanti del partito, ma non solo. Anche abile comunicatore da tener testa al circo mediatico, visto che i galloni li ha acquisiti sul campo con un lavoro quotidiano certosino tra interviste, conferenze e uffici stampa. Insomma, un uomo fidato, concreto, competente, ma soprattutto, uomo d’azienda.

LA POLIS ROSSONERA – In attesa di capire come andranno le cose, non sarebbe la prima volta se il mondo della politica e quello del calcio dovessero intersecarsi. E’ successo già tante volte in passato, con diversi calciatori che hanno poi sfruttato la popolarità per aiutare il proprio paese con una carriera nel mondo della politica. E a Milanello sanno bene come si fa: chiedere a Kakhaber Kaladze, ex difensore di Milan e Genoa, eletto nel 2012 ministro dell’energia e delle risorse naturali dal governo georgiano guidato da Ivanishili.  Una carriera politica di tutto rispetto, mentre lo stesso non si può dire del Re dell’est, Andryi Shevchenko, candidatosi nel 2012 alle elezioni parlamentare ucraine con “Ukraina – Vpered“, rimanendo lontano dalla soglia di sbarramento per il seggio. Un altro Pallone d’oro rossonero, George Weah, si è spesso impegnato a fondo nei problemi che riguardano la Liberia, candidandosi anche alle presidenziali del 2005, sconfitto nonostante il 30% dei consensi ricevuti. 

PASADENA – Col senno di poi, anche Usa ’94, celebre mondiale statunitense, è stato una vera e propria ‘palestra’ politica. Come Hristo Stoichkov, che intraprese per breve tempo una nuova carriera in politica nel suo paese natale, la Bulgaria: oppure, ricordate i gemelli del gol brasiliano che facevano impazzire tutte le difese, Romario e Bebeto? Entrambi sono andati nuovamente a segno anche nel 2010: il primo è stato eletto in Parlamento con 150000 preferenze, il secondo come deputato regionale brasiliano. L’ennesimo gol della celebre coppia d’oro. 

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