Galdi a Sampnews24: «Sampdoria, il bilancio è negativo. Scudetto? L'Atalanta ha le qualità per giocarsi lo Scudetto. Sulla Nazionale...»
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Galdi a Sampnews24: «Sampdoria, il bilancio è negativo. Scudetto? L’Atalanta ha le qualità per giocarsi lo Scudetto. Sulla Nazionale…»

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Il giornalista di Telenord e telecronista per Eurosport, Simone Galdi, ha parlato in esclusiva a Sampnews24: le sue parole

E’ stato un anno difficile per la Sampdoria, che ha fin qui zoppicato in Serie B. La classifica, in attesa del match contro il Pisa, recita 20 punti in 19 giornate, che valgono un 15° posto e vicino alla zona retrocessione. Di questo, e di molto altro, ha parlato Simone Galdi, giornalista di Telenord e telecronista per Eurosport, in esclusiva ai microfoni di SampNews24.

Si chiude il 2024 della Sampdoria, con la squadra fuori dalla lotta promozione e lontana da quelle posizioni in classifica dichiarate come obiettivo di inizio anno. Quale bilancio possiamo tracciare di questa prima parte di stagione?

«Il bilancio di questa prima parte della stagione della Sampdoria è molto negativo. Non soltanto perché la Samp si ritrova nella parte bassa della classifica di Serie B, ma anche perché sono andate completamente deluse le aspettative di chi poneva fiducia nel nuovo corso firmato Pietro Accardi. Il direttore sportivo sembrava essere arrivato con le idee chiare e le capacità necessarie per far risalire la Samp verso la parte alta della classifica, e quindi giocarsi un posto in serie A. La stessa campagna acquisti sembrava aver portato giocatori di esperienza e con le qualità utili a trascinare i giocatori più giovani o meno dotati tecnicamente. E invece, a conti fatti, ci troviamo con una Sampdoria senza leadership in campo, dopo aver cambiato tre allenatori e con una incapacità cronica di fare proprie le partite. Anche le vittorie arrivate con Sottil sono state sofferte e gli infortuni in difesa hanno fatto emergere tutta la fragilità dell’impianto di questa squadra.»

Una domanda sulla Serie A: che idea si è fatto sulla corsa Scudetto di quest’anno?

«Io credo molto nell’Atalanta, perché Gasperini è consapevole che dopo aver conquistato l’Europa adesso è il momento di lasciare un segno in Italia. Lo può fare vincendo anche la Coppa Italia, ma questa Atalanta ha le qualità per giocarsi lo Scudetto. La pretendente favorita però mi sembra l’Inter, che dispone di due squadre titolari e di un allenatore davvero affamato di vittorie. L’incognita possono essere proprio le coppe europee, che magari potrebbero togliere energie a Inter e Atalanta e favorire il Napoli. Al momento di registrare questa intervista non conosciamo il risultato di Lazio-Atalanta, partita che potrà dire molto del futuro dei bergamaschi, anche se la Lazio è matura per dare fastidio lassù in cima alla classifica. Certo dopo la vittoria dell’Inter contro i biancocelesti, la Lazio sembrava aver perso il treno Scudetto.»

Un’ultima domanda sulla Nazionale: come giudica il lavoro svolto da Spalletti in questi mesi, dopo la delusione di EURO 2024?

«La delusione degli Europei, purtroppo, ha segnato molto il lavoro di Luciano Spalletti, che si è ritrovato in Nations League a dover convincere di nuovo tutti di essere stato la scelta giusta come Commissario Tecnico. È vero però che la Nations League è una competizione molto poco sentita, tutta un’altra storia rispetto ai campionati europei o alle qualificazioni ai mondiali di calcio. L’aspetto mentale, psicologico, può fare molto la differenza, come abbiamo visto con l’Italia di Roberto Mancini dopo la vittoria all’europeo del 2021. Lì si era innestato un mix di rilassatezza per il titolo appena conquistato e di fragilità e paura per la precedente eliminazione dal mondiale del 2018 (l’Italia allenata da Ventura). Le prossime qualificazioni ai mondiali ci diranno in maniera precisa se Spalletti sarà l’uomo giusto per la Nazionale dei prossimi 4 anni, ma tutto questo va considerato all’interno di una cornice ben precisa. L’Italia non è più il paese dei talenti calcistici, da noi non nascono più i fuoriclasse come Totti e Del Piero, Baggio e Mancini, Mazzola e Rivera. Siamo un paese dove il talento è sempre più raro, dovremmo puntare su una maggiore organizzazione di squadra per sopperire alle ormai note carenze tecniche».

LEGGI L’INTERVISTA ESCLUSIVA A GALDI SU SAMPNEWS24

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