2013
Galatasaray, Mancini: «Pirlo? Lo prenderei subito»
Il tecnico già carico in vista della sfida di Champions League contro i bianconeri.
GALATASARAY MANCINI – Sta per tornare il campionato e di pari passo tornano i discorsi sulla Champions League. Cresce l’attesa soprattutto per il girone della Juventus, ancora tutto da definire. La qualificazione agli ottavi è ancora possibile per la squadra di Antonio Conte, ma il Galatasaray è pronto a dar battaglia, come ha evidenziato Roberto Mancini: «Lei mi chiede se andremo a Madrid per vincere. Io le rispondo che vorrei andare là per vincere. Ma non è così semplice, visto anche come è iniziata la stagione. E’ già un gran successo poterci giocare la qualificazione all’ultima partita, essere riusciti a mantenere aperti i giochi. Sarebbe una gran cosa battere la Juve e qualificarci. Loro hanno molte più possibilità di noi di passare il turno. Ma in una gara secca può succedere di tutto. Anche perché i nostri tifosi ci daranno una grande mano. Ci caricheranno al massimo, ci trasformeranno. E’ straordinariamente caldo il nostro pubblico. La Juve ha la maturità per reggere a tutto. Ma vorrei ricordare che il Galatasaray lo scorso aprile sconfisse in casa proprio il Real nei quarti di Champions, 3 a 2», ha spiegato il tecnico del club turco ai microfoni di “Tuttosport”.
CAMPIONI – A proposito, invece, di campioni, Mancini ha aggiunto: «Tevez? Carlitos è sempre stato così: un professionista esemplare, educato, serio, sensibile. A parte quell’episodio di Monaco, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Nessun problema. Tanto è vero che lo feci pure capitano. Ha le doti del leader, non è solo un ottimo giocatore coi piedi. E’ un gran trascinatore. Vedo che gioca sempre. Evidentemente Conte lo ritiene indispensabile. Drogba? Un campione, ma purtroppo ha già 35 anni. Pure lui è un trascinatore. Non l’avevo mai allenato. Sono rimasto stupito dal suo comportamento. Umile, perbene, motivato. Un grandissimo. Muslera si è fratturato un alluce, Sneijder ha problemi muscolari. Non credo di averli già contro il Real. Ma con la Juve penso proprio di sì. E sarebbero due rinforzi notevoli, è vero».
CONTE E PIRLO – Ma l’ex allenatore di Inter e Manchester City ha anche parlato del collega e avversario Antonio Conte e di Andrea Pirlo: «Conte ha svolto un gran lavoro nella Juve. La squadra è molto forte, lui ha dimostrato di essere un bravissimo allenatore. E’ un duro. E qualche volta bisogna proprio esserlo con i giocatori. E’ inevitabile, ma è anche logico che sia così. Poi è del tutto evidente che ogni persona ha i suoi metodi, il suo temperamento, il suo modo di comportarsi. A Torino ci siamo salutati. E scambiati complimenti. Pirlo? Quando è andato via dal Milan c’era chi pensava che ormai fosse in fase calante. Invece a Torino ha fatto benissimo. E se fisicamente può non essere baldanzoso come un ragazzino, ha pur sempre un cervello che funziona bene. E’ un gran vantaggio. Chi usa la testa e ha pure grandi doti tecniche può giocare più a lungo di quasi tutti gli altri calciatori più… normali. A qualsiasi allenatore piacerebbe avere Pirlo. Anche a me, difatti. Non ho problemi ad ammetterlo. Anche perché Andrea può ancora fare la differenza in qualsiasi squadra».
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Dopo aver snobbato la domanda sugli scudetti della Juventus, Mancini ha parlato di Aleksandar Kolarov, suo ex terzino ai tempi dei Citizens, accostato ai bianconeri: «Il serbo è un bel giocatore che fece bene già nella Lazio. Se la Juve lo prendesse, farebbe un grande acquisto. Kolarov conosce già anche il campionato italiano: anche questo sarebbe un atout importante per il lavoro di Conte».
RIBALTONI – E, infine, sui cambiamenti in casa Inter e Sampdoria: «Mi spiace che si sia conclusa l’era di Moratti, che ha dato tantissimo all’Inter. Thohir può diventare un grande presidente, ma non sarà facile. La squadra va rinforzata all’altezza del recente passato. Gli auguro di raggiungere gli stessi successi di Moratti. Anche per l’interesse che susciterebbe il campionato: sarebbe più bello se pure l’Inter fosse ai massimi livelli. Mihajlovic alla Sampdoria? Per rispetto di tutti, aspettiamo l’ufficialità prima di commentare. Ma comunque sono qui a tifare con tutto il cuore perché i blucerchiati si salvino. Sono convinto che i tifosi aiuteranno tantissimo la squadra, come hanno sempre fatto, nonostante la grande, comprensibile delusione e arrabbiatura per i risultati negativi fin qui arrivati».