2016

Gagliardini: «Una big? Preferirei giocare con continuità»

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«Ho appena cominciato. Atalanta, siamo giovani e in tanti: solo noi facciamo il calcio del Gasp in Italia». Parola dell’uomo del momento: Gagliardini

Roberto Gagliardini è l’uomo del momento in casa Atalanta. Le 10 presenze e la titolarità con l’Atalanta in Serie A, la convocazione di Giampiero Ventura in Nazionale, le voci di calciomercato sul suo futuro: rivelazione di questo inizio di stagione orobico così come tanti altri della Dea, vale a dire i giovani Kessiè, Caldara, Conti, Petagna, il centrocampista ha rilasciato un’intervista ai microfoni de L’Eco di Bergamo parlando dei diversi temi che circondano la formazione di Gian Piero Gasperini. Solo una settimana fa la Roma cadeva sotto i colpi dei ragazzi terribili del Gasp, ma non c’è tempo per il passato: è già tempo di pensare al Bologna. «Guardiamo avanti, Donadoni è abile e ci aspetta una gara insidiosa. Lo sappiamo tutti, chiunque andrà in campo sa che servono i tre punti per avere delle risposte» le dichiarazioni di Gagliardini.
UN CALCIO DIVERSO – Gli obiettivi da qui a Natale sono chiari: «Mi auguro sopra i 30 punti, nei primi otto posti. E se poi saremo lì anche a fine febbraio allora nelle ultime 12 gare ci divertiremo. Ma vi assicuro che adesso stiamo pensando al Bologna». Il segreto del gruppo orobico e degli incredibili risultati in classifica è anche il lavoro del tecnico Gasperini: «Siamo giovani e in tanti, il mister vuole questo calcio che fanno in pochi in Italia. E ha ragione lui. E’ basato sull’aggressione, bisogna andare sempre in avanti. Non si gioca sulle traiettorie, si ruba palla all’avversario. Nella zona di competenza pressing, si cerca la palla. Così la fase difensiva da passiva diventa attiva».
IMPARANDO DAI BIG – Chiusura, infine, sui temi caldi: Nazionale e calciomercato. Queste le parole di Gagliardini: «Nazionale? Mi rendo conto che tutto è successo molto in fretta. E tra l’altro in Nazionale non ho ancora giocato. Mi sono solo allenato. Con i big impari, mi auguro di essere richiamato. Ma io penso alla fase finale dell’Europeo Under 21 in Polonia a giugno: spero tanto di esserci. Una big che prende Gagliardini a gennaio e lo lascia crescere a Bergamo? Non so cosa dire, dipende da mille cose. Io preferirei giocare con continuità, sarebbe un peccato non avere più spazio, ho appena cominciato. E questo calcio mi sta facendo crescere».

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