2014
Gaetano Fedele: «Sassuolo squadra giusta per Cannavaro. Su Benitez…»
L’ agente dell’ ex capitano azzurro ci parla del suo assistito e del Napoli di Benitez
Da Napoli e Sassuolo, abbinandoci le dovute proporzioni e ambizioni dei due club, ci si aspettava forse qualcosa in più da questo inizio di stagione, soprattutto dai partenopei. Le lacune a livello difensivo sono sotto gli occhi di tutti e i punti di ritardo dal duo di testa, composto da Juventus e Roma, sono già otto. La redazione di Calcionews24.com ha dunque contattato Gaetano Fedele, agente di Paolo Cannavaro, capitano e bandiera del Napoli fino allo scorso gennaio e ora pedina fondamentale nello scacchiere neroverde di Eusebio Di Francesco.
A gennaio Paolo Cannavaro si è trasferito al Sassuolo, qual è il bilancio di questi primi 9 mesi?
«Penso sia un bilancio positivo. Ieri è stata la prima partita quindi dare un giudizio ora mi sembra un po’ prematuro, però c’è un progetto interessante, un club che ha tanta voglia di fare bene, giovane e simpatico e per adesso è stata sicuramente la scelta giusta per Paolo».
Come vede più in generale il Sassuolo?
«E’ una squadra che vuole fare bene pur avendo avuto una partenza un pochettino particolare, anche perché in queste prime giornate ha giocato contro Inter, Fiorentina, Napoli. Anche in questo caso ritengo che prima di poter dare un giudizio forse aspettare un altro paio di settimane possa essere importante».
Visto il momento che sta attraversando il Napoli e i problemi difensivi palesati, lei crede sia stato un errore lasciar partire Cannavaro?
«Non lo so, questo non spetta a me dirlo. Il Napoli in questo momento ha qualche problema a livello difensivo, ma sono cose che preferisco lasciare ad altri, sarei di parte logicamente».
Crede che Benitez stia rischiando la panchina a causa di questo inizio di stagione?
«Sicuramente non è stato un inizio positivo, tutt’ altro, un inizio molto a rilento, molto negativo sotto l’ aspetto dei risultati. Dalla Champions League in poi proprio questi risultati negativi vanno addosso all’ ambiente e secondo me è un momento molto particolare. E’ normale che per adesso nessuno rischia il posto, ma si sa nel calcio i risultati sono fondamentali».
Secondo lei dove bisogna ricercare il problema?
«Io penso non ci sia un problema, c’è un concetto diverso rispetto a quello che è il campionato italiano, c’è un gioco un po’ troppo offensivo. Una squadra che deve puntare a vincere in Italia, non può assolutamente permettersi il lusso di subire così tanto, come ieri ad esempio, prendendo tre gol in casa. Poi c’è un continuo rincorrere di giocatori stranieri che, se non sono dei campioni, logicamente ci mettono molto più tempo ad abituarsi ed è così che si comincia a perdere terreno».