Hanno Detto
Gaetano: «Al Napoli mi sento a casa, ma ora testa all’Under 21»
Il centrocampista del Napoli Gaetano ha parlato del suo futuro prossimo in azzurro e dell’esperienza in Under 21
Gianluca Gaetano, centrocampista di proprietà del Napoli e protagonista della promozione in Serie A della Cremonese, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato del suo futuro in azzurro e dell’esperienza che sta vivendo con l’Under 21.
DEDICA GOL AZZURRO – «Sicuramente a mia figlia Carmela Pia, a tutta la mia famiglia che mi sta accanto ogni giorno, alla mia compagna Maria».
MATURITA – «Mi sento molto maturo. Sia per la figlia, perché adesso ho un ruolo importante da svolgere, ma anche perché sono andato presto fuori a giocare. Tre anni a Cremona sono stati importanti: vivere da solo, cucinare…. E alla terza stagione mi sono sentito molto cresciuto».
COMPAGNI AZZURRI – «Carnesecchi e Okoli? Non solo loro. Con Zanoli abbiamo fatto due anni di Primavera insieme. Pellegri non lo vedevo da tantissimo tempo, con lui ho fatto l’Under 17, con tanti altri ho giocato nelle nazionali giovanili. È un bel ritrovarsi».
SVEZIA – «Noi qui ci siamo venuti per vincere. Con un successo ci garantiamo la qualificazione. Sarà una partita totalmente diversa rispetto al Lussemburgo. La Svezia è una squadra più pronta, più importante, la classifica parla. Si giocheranno il tutto per tutto, hanno un solo risultato. Sarà una partita difficile, importante, competitiva».
STAGE MANCINI – «Essere allenati da un tecnico che ha vinto l’Europeo è stata un’esperienza bellissima».
TORNARE AL NAPOLI – «Mi sento pronto, ho voglia di dimostrarlo sul campo, Napoli è la mia casa. Però nel mercato tutto può succedere. Prima voglio fare queste due partite alla grande con la Nazionale, poi non so cosa succederà, vado 15 giorni in vacanza e ci penserò».
GOL COL TIRO A GIRO – «O’ Tiraggiro (e come lo dicono i napoletani, non ce n’è, nda). Quello di Insigne è un po’ più dall’esterno, il mio più centrale. Però alla fine quando segni basta che va dentro».
ADDIO INSIGNE – «Mi dispiace. Ha fatto anni bellissimi, nei quali si poteva vincere il campionato più di una volta. Lasciare così è difficile».
MERTENS – «Ha dei colpi spettacolari. Nel 2018 ho fatto gli ultimi sei mesi in prima squadra: mi allenavo con loro e giocavo con la Primavera. Ho visto Mertens fare delle cose magnifiche. A volte di spalle si gira, fa il pallonetto, la giocata. Giocatore fantastico».
HAMSIK ISPIRAZIONE – «Sono più un centrocampista offensivo, mezzala d’attacco, trequarti. A Napoli farei anche il centrale nel centrocampo a due, nella Cremonese con Pecchia l’ho fatto per quasi tutto il girone di ritorno».