2017
Fusco: «Avanti con Pecchia, ma ci vuole più rabbia»
Il direttore sportivo gialloblù commenta a caldo la sconfitta contro una diretta concorrente per non retrocedere. E salva la panchina del mister: «Cambiare allenatore non è la scelta giusta».
«Oggi ci metto io la faccia. Era una partita che potevamo vincere. Mi sono confrontato con il presidente e non crediamo che cambiare allenatore sia la scelta giusta». Filippo Fusco, direttore sportivo dell’Hellas Verona, ieri dopo la sconfitta subita contro il Cagliari, non usa giri di parole. La squadra doveva dare di più, ma il mister non si tocca.
«Mi sono confrontato con il presidente. Venivamo da buone prestazioni quindi non crediamo che sia la scelta giusta cambiare allenatore. Certo oggi abbiamo fatto un passo indietro, forse il gol è venuto troppo presto. Era una partita che potevamo vincere, il Cagliari ha spinto più di noi anche se era andato sotto e con merito ha vinto. Adesso iniziano tanti scontri diretti, dobbiamo recuperare infortunati importa e speriamo che la pausa ci serva proprio per questo. Prendere gol a 5 minuti dalla fine fa male, ma noi abbiamo avuto diverse occasioni per segnare. Questo è il calcio, e io sono qui per metterci la faccia perchè il primo ad essere deluso sono io come lo è il presidente perchè volgiamo che la squadra faccia prestazioni migliori di questa. Il campionato è lungo ma la nostra è una squadra che veniva da un trend di prestazioni positive. Adesso ci aspettano diverse partite contro dirette concorrenti e abbiamo bisogno del pubblico per fare risultati, perchè sono certo che questi ragazzi possano dare di più. Nell’ultimo periodo di mercato avremo voluto prendere un altro attacca e cercheremo di farlo a gennaio, ma adesso dobbiamo fare tutto il meglio con i giocatori che abbiamo».
Fusco elogia in particolare un giocatore per l’impegno profuso nel corso della partita contro il Cagliari. «Oggi Fares è stato straordinario. Fino a due mesi fa era non troppo considerato da nessuno e oggi è stato un giocatore importante e come lui sono cresciuti altri. Sono certo che migliorando i singoli migliorerà anche la squadra. Dobbiamo avere più rabbia, non pensare che un episodio a favore o a sfavore possa condizionare la squadra».