2017

Il Napoli adesso ha il fiatone: se in estate fosse arrivato un rinforzo in più…

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Dopo la sconfitta in Champions Leauge, il Napoli frena anche a Verona. Mertens, Insigne e Callejon sono sempre in campo, forse sarebbe servito un rinforzo in più…

Secondo pareggio in campionato per il Napoli che nonostante il possesso palla record e la netta supremazia territoriale non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro il solito Chievo ordinato di Maran. La squadra di Sarri domenica pomeriggio ha mostrato qualche segno di stanchezza, forse dovuto anche all’enorme spreco di energie fisiche e mentali impiegate per la partita persa con il Manchester City. Il tridente dei piccoletti InsigneMertensCallejon è sembrato molto meno brillante del solito, ma anche il resto della squadra non ha giocato con la solita velocità e le continue verticalizzazioni che contraddistinguono il gioco dei partenopei. Grande merito va dato sicuramente al Chievo Verona e alla sua capacità di chiudere gli spazi e ripartire. Il Bentegodi d’altronde è un campo dove il Napoli spesso ha faticato, anche se nelle ultime due stagioni gli azzurri erano sempre riusciti a portare a casa i tre punti (primo pareggio dopo quattro vittorie consecutive contro il Chievo nelle stagioni 2015/2016, 2016/2017).

La squadra azzurra è ormai arrivata alla sedicesima partita ufficiale tra Serie A e Champions League, senza contare i preliminari, e forse comincia a patire il fatto di non avere una rosa troppo ampia dovendo giocare sempre al massimo livello su tre fronti. Sarri forse non si fida troppo delle alternative a disposizione, tant’è che non impiega mai più di 13 o 14 giocatori. Mertens in questa stagione ha giocato già 1042 minuti, Insigne 1070 e Callejon 993 partendo quasi sempre da titolari con Ounas, uno dei pochi nuovi acquisti, mai utilizzato e con Giaccherini praticamente fuori rosa. Come se non bastasse, l’infortunio di Milik e quello recente di Ghoulam hanno ridotto ulteriormente la possibilità di rotazioni della squadra. A questo forse qualche acquisto in più nel mercato estivo avrebbe fatto comodo al “generale” Sarri, che ora non può far altro che usare tutte le armi che gli sono rimaste a disposizione magari provando a mischiare un po’ di più le sue carte.

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