Le parole di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, in conferenza stampa, alla vigilia di Roma-Sassuolo

Il mister della Roma, così come aveva fatto in quel di Sassuolo, si dimostra coerente e difende le sue scelte. Il tecnico Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia dell’incontro con i neroverdi, e ha detto la sua tracciando un bilancio di questi mesi in giallorosso: «La partita che non abbiamo giocato, contro la Samp, influisce molto sulla classifica. Sicuramente abbiamo fatto ottime cose ma ci manca ancora qualcosa per essere competitivi sotto tutti i punti di vista, e dobbiamo ancora migliorare. Prima da ex? Tra me e il Sassuolo c’è un amore bellissimo. Leggo le interviste e mi emoziono ancora, vedere il gol di Missiroli con cui abbiamo vinto il primo campionato di B molto bello, vincere la B è stato emozionante. Ora c’è Iachini che sta valorizzando il lavoro di Bucchi e sta ottenendo ottimi risultati. Io ringrazio tutti, partendo dalle persone più ‘piccole’».

Prosegue l’allenatore neroverde: «Pellegrini e Defrel? Alleno Lorenzo da 3 anni e sono contento. Non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ma è il futuro della Roma e della Nazionale, lo ritengo un titolare. Defrel sta cercando di smaltire i problemi fisici, gli manca il gol. Dobbiamo portare in campo concretezza, superare questo periodo dove creiamo ma non segniamo. Giocare con il 4-2-3-1? Non mi piace molto. A Torino con la Juve abbiamo giocato con il 4-2-4. Non buttiamo via tutto perché abbiamo perso due partite. Possiamo giocare con il 4-3-3 o con il 4-2-4. Domani Schick gioca, poi vedremo gli altri 10. Badelj? Con Monchi siamo in sintonia.deve avere la forza di superare Juve-Roma, in questo momento è il giocatore a cui sono più vicino. E soprattutto è un nostro giocatore ed un ragazzo con qualità importanti. Sarebbe un errore addossare a lui il mancato pareggioPeriodo difficile? Io di periodi difficili a Roma ne ho avuti in partenza, però credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions e in campionato siamo in corsa».