2017

Per fortuna c’è Dybala, ma la Juve fa acqua: tutti i guai di Allegri

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Allegri dopo la gara di Genova si tiene il grande orgoglio della Juve e un Dybala sontuoso. Ma i guai sono tanti: dalla fase difensiva al preoccupante calo di alcune pedine fondamentali

A giudicare da come era terminata l’ultima trasferta di Marassi, nella tana del Genoa, Allegri può festeggiare. La Juve ha conquistato tre punti, una circostanza non esattamente figlia dell’abitudine. E per come si era messa la sfida contro la squadra di Juric la vittoria è già un piccolissimo miracolo. Merito del grande orgoglio di una squadra che, trascinata da un meraviglioso Dybala, ha saputo rialzare la testa in un momento in cui avrebbe potuto alzare bandiera bianca già a fine primo tempo. La gara del Luigi Ferraris lascia alcuni temi da analizzare, per una Juve che può e deve migliorare.

Il moto d’orgoglio bianconero è stato dettato soprattutto da Dybala e da una prestazione magnifica. E il riferimento, sembra strano dirlo, non è rivolto alla tripletta, quanto alla prova superlativa della Joya in fase di impostazione. La capacità di tener palla del fenomeno argentino, nonostante il raddoppio di marcatura asfissiante dei mastini genoani, ha fatto prendere metri e fiducia al centrocampo, tornato a macinare gioco proprio grazie a Dybala, che rincula con grande frequenza sulla linea di Pjanic e Khedira. E diventa il primo ad impostare il gioco, con intuizioni da genio per Cuadrado, Mandzukic e Higuain.

La Juve fa acqua: quali sono i problemi di Allegri

I guai, per la Juve, sono esattamente gli stessi delle gare contro Lazio e Cagliari. La fase difensiva sta diventando un problema sempre più serio, visto che le distanze fra i reparti, in più frangenti della partita, espone la linea dei quattro difensori a continue imbarcate sia centrali che provenienti dalle corsie laterali. Ma il cruccio di Allegri è più che mai quello che riguarda la condizione di alcuni singoli: Chiellini e Rugani hanno preoccupanti cali di concentrazione, mentre Alex Sandro sta vivendo una leggera fase di involuzione, soprattutto nel percorso di crescita che lo avrebbe dovuto portare ad essere affidabile anche in fase difensiva.

E poi ci sono Khedira e Cuadrado, due zavorre per il gioco della Juve. Il tedesco, forse spremuto all’inverosimile l’anno scorso, non tiene più il passo dei tempi migliori, mentre il colombiano (nonostante il gol del 3-2) gioca senza testa, dilapidando tutto l’atletismo che potrebbe sfruttare in una fase della stagione nella quale le avversarie sono ancora in fase di rodaggio. Per Allegri la soluzione la soluzione potrebbe diventare Howedes, perfetto per giocare a destra dando più copertura in ripiegamento, ma soprattutto il 4-3-3, che consentirebbe maggior protezione al reparto difensivo. Ad una Juve che, oggi, non dà mai l’impressione di essere in pieno controllo della partita.

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