2020

Fonseca: «Ronaldo meglio di Eusebio. Roma, periodo di trasformazione»

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L’allenatore della Roma Paulo Fonseca ha parlato del calcio portoghese ma anche dell’annata dei giallorossi

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, è stato intervistato da Fox Sports Brasile. Il tecnico romanista ha parlato del calcio portoghese e dei suoi interpreti, ma anche della sua Roma.

I MAESTRI PORTOGHESI – «Mourinho è la bandiera degli allenatori portoghesi. E’ stato un innovatore. Klopp è l’allenatore del momento, ha costruito una squadra molto forte, ma ha avuto un pò di tempo alla disposizione. Io ammiro molto anche Guardiola: non esisterà un altro come lui».

RONALDO O EUSEBIO – «Non ho avuto il privilegio di vedere Eusebio, so che è stato uno dei migliori. Non ho dubbi di affermare che le cose che sta facendo Cristiano Ronaldo sono al di sopra di quelle fatte da qualsiasi altro calciatore portoghese e posso dire che Ronaldo ha già superato Eusebio».

LA ROMA – «La Roma è in un periodo di totale trasformazione. Ha un nuovo allenatore, un nuovo direttore sportivo e una squadra nuova. Stiamo costruendo le basi per il futuro. Ci piacerebbe arrivare in Champions sia attraverso il quarto posto in Serie A sia attraverso un’eventuale vittoria in Europa League, dove dobbiamo giocare contro il Siviglia, una squadra molto forte e una grande tradizione in questo torneo. Il nostro obbiettivo è
arrivare lontano in Europa League».

IL CALCIO ITALIANO – «È vero che il calcio italiano ha questa immagine di essere molto difensivo. Ora che sono qui, posso dire che è vero che le squadre italiane sono molto forti del punto di vista difensivo, con una organizzazione molto forte, però in questo momento che sono a casa ho verificato in quali campionati europei si fanno più goal e la Serie A è la seconda in numero di goal segnati (al momento dello stop) subito dietro alla Premier, ma dove si sono giocate più giornate. Questo prova che il calcio italiano è anche un calcio offensivo. È un calcio che riesce a coniugare l’attacco con il rigore difensivo. Io sono un allenatore cui piace dominare il gioco, dirigere la partita, e giocare nella meta’ campo offensiva. In un club come la Roma non potrei essere diverso. Negli ultimi mesi, stiamo cercando di costruire una squadra dominante che sia sempre vicina a dirigere il gioco e segnare. Questo è un campionato dove ogni partita ha una storia a se ed è difficile
segnare, però non rinuncio di avere una squadra offensiva».

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