Ai microfoni di Radio Toscana, Francesco Flachi esprime tutta la sua amarezza per la squalifica di 12 anni inflitta per i casi di recidività  di positività  alla cocaina.
L’ormai ex attaccante del Brescia è distrutto per la sentenza: “Calcisticamente ero già  rassegnato prima di avere la sentenza “? ha detto Flachi – . Dodici anni sono tanti, la radiazione però sarebbe peggio, soprattutto dal punto di vista dell’immagine. Ora uno stacco dal calcio ci vuole, fra un po’ di anni potrebbe esserci la grazia, magari per ritornare dentro il mondo del pallone sotto una veste non da calciatore. Non mi sono presentato a testimoniare sulla vicenda che mi ha visto coinvolto perchè quando sbagli, capisci che ad un errore del genere non si può rimediare. Mi sono rassegnato a tutto cio’ che mi veniva dato, avrei accettato qualsiasi tipo di sentenza. Ora devo ripartire dal punto di vista della mia vita privata. Sono morto calcisticamente a Genova, perchè mentalmente, pur ripartendo dopo la prima squalifica, non ero piu’ lo stesso. Ringrazio l’Empoli ed il Brescia per il sostegno che mi hanno dato dandomi un’altra opportunità . Non ho ancora chiamato il presidente del Brescia Corioni, perchè sono imbarazzato. Spero di farlo domenica prossima quando saranno felici per la promozione.”