2015
Firenze sogna e vola con l’aeroplanino
Analizziamo il momento della Fiorentina ripercorrendo l’era dei Della Valle
Una città intera inizia a sognare. Un popolo inizia a intravedere un futuro sempre più radioso all’orizzonte. Sogna la Fiorentina e vola con Vincenzo Montella, detto l’aeroplanino. Dopo tanta sfortuna, dopo numerose stagioni tribolate, obiettivi sfiorati ma mai raggiunti, il 2014/2015 sembra essere l’anno buono per la Fiorentina. I tifosi fiorentini possono iniziare a fare gli scongiuri del caso ma la maturità raggiunta dalla formazione viola e dallo stesso allenatore napoletano sembra essere giunta all’apice. E ora, è arrivato il momento di raccoglierne i frutti…
LA SOCIETA’ – I Della Valle non hanno mai alzato al cielo un trofeo (importante) da quando hanno acquistato la Fiorentina nel lontano 2002. Gli attuali patron hanno raccolto le macerie della Fiorentina di Cecchi Gori dalla C2 e hanno costruito delle solide fondamenta per il presente e per il futuro. Una vittoria del campionato in C2, poi il ripescaggio in B, il 6° posto in cadetteria e la vittoria nello spareggio con il Perugia. E’ questo il palmares dei Della Valle in 13 anni ma in un calcio in cui contano solo le vittorie, i fratelli specializzati nella produzione di calzature e accessori di lusso hanno impostato una nuova filosofia a Firenze: fair play e soprattutto bel calcio. Ci è riuscito in parte Cesare Prandelli che ha raggiunto la semifinale della vecchia coppa Uefa nel 2007/2008 e gli ottavi di finale di Champions League. La Fiorentina in Champions non torna proprio dal 2009/2010 e dopo due quarti posti consecutivi, i viola hanno voglia di tornare a sentire la famosa musichetta.
GLI ERRORI – Come spesso accade nella vita, non ci sono solo rose e fiori. Le rose sono piene di spine e anche l’ottima dirigenza viola ha commesso degli errori nel recente passato. Il mercato di gennaio negli ultimi due anni è stato spesso criticato. Sono arrivati a Firenze giocatori non pronti e poco utili alla causa, la maggior parte di questi rispediti al mittente dopo soli 6 mesi. A gennaio 2013 la Fiorentina acquistò Giuseppe Rossi, Momo Sissoko, Larrondo, Wolski, Vecino e Compper ma solo quest’ultimo riuscì ad imporsi con 7 presenze mentre l’ex Siena Larrondo riuscì a realizzare 2 gol. Anche a gennaio 2014 la dirigenza viola commise numerosi errori di mercato. Arrivarono i portieri Rosati e Munua, i difensori Diakitè e Alonso, i centrocampisti Anderson (dal Manchester United), Vecino, Ruben Olivera e gli attaccanti Matri e Iakovenko. L’ex attaccante di Milan e Juve realizzò una doppietta all’esordio a Catania poi tanti errori e altri due gol. Anderson, centrocampista ex United, fu un vero flop: il brasiliano, fuori forma, faticò a conquistarsi un posto nella Fiorentina e negli ultimi mesi faticò a vedere il campo. Dopo due sessioni di riparazione che sono servite poco, la dirigenza viola, proprio come la squadra in campo e il tecnico in panchina, ha compiuto una vera e propria maturazione puntellando la rosa con arrivi mirati e già abituati a giocare nel nostro campionato: sono stati acquistati Diamanti, Rosati, Gilardino e Rosi ed è stato rimpiazzato il partente Cuadrado, una delle stelle della squadra, con Salah. Col senno dei poi, visto l’impatto dell’egiziano nel nostro calcio, la Fiorentina è andata a guadagnare non rimpiangendo il colombiano. Dagli errori si impara e in questa sessione di mercato la dirigenza viola non ha commesso gli sbagli del passato.
L’ERA MONTELLA – Dopo Prandelli è iniziata l’era Montella. L’aeroplanino, reduce dalle esperienze a Roma e a Catania fa vedere la sua impronta di gioco creando il giusto mix tra giovani di belle speranze e giocatori esperti. Il fiore all’occhiello della Fiorentina di Montella è indubbiamente il bel gioco. Da tre anni a questa parte i viola sono una delle squadre più belle ed europee d’Italia e grande merito va dato sicuramente all’allenatore napoletano, capace di far coesistere abili palleggiatori in mezzo al campo. La Fiorentina di questa stagione, dopo un avvio non particolarmente brillante, ha invertito la rotta e, dopo la sconfitta di Parma il 6 gennaio, ha inanellato 13 risultati utili consecutivi tra campionato e coppe (la Fiorentina di Prandelli nel 2007/2008 arrivò a 14 tra campionato ed Europa League conquistando a fine stagione la qualificazione in Champions e sfiorò la finale di coppa Uefa) nonostante avversari del calibro di Tottenham, Roma, Inter, Juventus. La serie positiva è stata interrotta a Roma dalla Lazio di Pioli ma il 4 a 0 rimediato all’Olimpico è stato un passo falso isolato. Il presente dice qualficazione ai quarti di finale di Europa League e quinto posto in classifica con il terzo posto detenuto dalla Lazio che dista solo 4 punti. La Fiorentina di questa stagione ha una rosa di qualità, ampia ed è sicuramente in grado di lottare su più fronti come ha dimostrato fino a questo momento.
IL FUTURO – «Firenze sogna, sogna Firenze» cantavano i Litfiba nel 1993 in una delle 9 canzoni contenute nell’album “Terremoto”. Un terremoto calcistico che spera di scatenare Vincenzo Montella con la sua Fiorentina che è pronto a spiegare le ali per volare sempre più un alto.