2012

Fiorentina, Viviano: “Sarei potuto andare al Torino…”

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FIORENTINA VIVIANO – Contattato dai colleghi di Tuttosport, Emiliano Viviano ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni. Il numero uno della Fiorentina ha ammesso che, prima di cogliere l’occasione di difendere i pali della sua squadra del cuore, ha avuto la possibilità di trasferirsi alla corte di altre squadre, tra cui il Torino suo prossimo avversario rifiutando nella speranza di diventare il nuovo portiere dei viola: “Da buon tifoso viola ho sempre seguito le gesta del Toro, la sua storia, la sua leggenda. E’ un piacere affrontarlo in serie A. Il Torino stava per prendermi? Vero. Il mio procuratore mi informò subito ma a Torino capiranno quanto desideravo vestire la maglia viola. Però mi ha fatto piacere, si parla di una città importante, una piazza prestigiosa, una fede. Avrebbe potuto essere una
bella esperienza. Chi conosco del Torino di oggi? Conosco Ogbonna che è anche mio compagno in Nazionale. E’ un punto di riferimento per la sua squadra, un gran bel difensore. Sarà un uomo-mercato? Dipende da Cairo e da cosa intenderà fare. Cerci sarà un ex al veleno? Non credo. Penso che a Firenze sia stato bene. Certo qualche errore l’ha commesso, talvolta se l’è andata un po’ a cercare ma spesso hanno esagerato nei suoi confronti. L’esperienza di Torino sarà positiva, Alessio non è ‘cattivo’ come qualcuno lo ha dipinto. Gillet? Ottimo portiere, esperto, affidabile, per questioni fisiche abbiamo stili diversi. Fossi un allenatore lo prenderei sempre. Il momento della Fiorentina? Lavoriamo per continuare a far bene, giochiamo e ci divertiamo senza pensare ai record anche perché nei nostri confronti, prima che iniziassimo a decollare ne abbiamo sentite di tutti i colori: Toni era da pensione, Aquilani rotto, Gonzalo e Roncaglia due scarti e io non all’altezza, come domenica con l’Atalanta quando mi hanno criticato per un gol subito da un metro e mezzo. Ma pagherei per essere sempre criticato e vincere sempre 4-1. Noi facciamo parlare i numeri e questi dicono che la Fiorentina al momento è inattaccabile. Io e miei compagni puntiamo a far salire alla fine tutti sul carro. Lo scudetto? Giusto che la gente sogni ma il nostro obiettivo è l’Europa, poi i conti li faremo a primavera. Come convincerò la società a riscattarmi? Montella e la società mi conoscono, cercherò di fare il mio mestiere sempre al meglio. Se sogno di chiudere qui la carriera? Mi piacerebbe, ovvio, ma nel calcio di oggi nulla è scontato.

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