2016

Tatarusanu: «Le critiche? Io sbaglio poco»

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«Facile spazzare come tutti. Il terzo posto? Siamo noi i favoriti»

Nelle gerarchie di mister Paulo Sousa non è mai arretrato di mezzo millimetro, tant’è che anche il secondo Luigi Sepe ha avuto modo di lamentarsi: Ciprian Tatarusanu è il portiere titolare della Fiorentina. Titolare che più titolare davvero non si può. Eppure, negli ultimi mesi, qualche incertezza l’estremo difensore rumeno tra i pali l’ha avuta. Una su tutte? Quella che è in parte costata la sconfitta con il Milan: un’uscita sbagliata sul gol di Kevin-Prince Boateng che ha attirato parecchie critiche. Un errore che, stando alla statistica e ai grandi numeri, secondo Tararusanu ci può pure stare: «Si più sempre migliorare: avrei potuto fare molto di più. Quella su Boateng non è stata una bella uscita – spiega il portiere viola – . Uscire con la palla, dialogare con i compagni e, più, di ogni altra cosa, non rilanciare sempre lungo, è certamente più rischioso. Ma io non faccio di testa mia: questa è la nostra filosofia di gioco e onestamente la condivido. Sarebbe facilissimo scaraventare il pallone a cercare l’attaccante, ma la Fiorentina è abituata a giocare fin da dietro. Posso sbagliare un passaggio o un rinvio, ma su una media di almeno quaranta ogni partita. Nessuno è perfetto, ma si tratta di una percentuale davvero irrisoria. Le critiche alla difesa? Un gol subìto è sempre la sommatoria di più pasticci, mai la pecca di un singolo»

TATARUSANU: «TERZO POSTO, NOI CI SIAMO» – Tatarusanu rivendica insomma di sbagliare davvero molto poco: sarà anche per questo che la Fiorentina, al momento, ha ben più di una chance di poter approdare ai preliminari di Champions League, nonostante la concorrenza agguerrita. «I favoriti siamo noi, perché adesso il terzo posto è nostro: siamo i più forti, lo dice la classifica. Juventus e Napoli davanti? Hanno tanti punti in più rispetto a noi, ma mai dire mai. La favorita? Leggermente la Juventus». Il portiere rumeno racconta quindi al Corriere dello Sport degli inizi alla Steaua di Bucarest, prima di arrivare in viola. Alla Steaua, un giorno, potrebbe ritornare: «Tornare lì? In questo momento dico di sì: perché alla Steaua ho vinto tutto, ho ricordi straordinari. Nel calcio, però, può sempre succedere di tutto. Prima di arrivare alla fine della mia carriera, poi, c’è tempo. Smetterò quando non avrò più gioia nel venire ad allenarmi e, di conseguenza, non mi allenerò più col sorriso». Quel momento sembra ancora molto lontano… 

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