L’allenatore viola in conferenza stampa sulla sconfitta dello Stadium

Deluso per la sconfitta, ma fiducioso per il futuro Paulo Sousa, che al termine della partita contro la Juventus è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il ko rimediato allo Stadium: «C‘è qualche similitudine con le sconfitte contro Napoli e Roma. Siamo consapevoli che la Juventus nelle sue transizioni è forte. Lo è fisicamente e tecnicamente e può metterci in difficoltà. Abbiamo provato ad accelerare il gioco, questo ha permesso al nostro avversario di segnare. Parto dai meriti della Juventus: chiude molto bene a livello difensivo, sono bravi nelle coperture. Non potevamo aggredire la profondità. Io non credo che la squadra sia stanca. Ho visto più stanca la Juventus perché ci hanno aggrediti. Ci hanno fatto male nelle transizioni. Cambi in ritardo? La squadra stava controllando bene la partita. Non sentivo bisogno di cambiare. Abbiamo deciso di dare anche continuità con certe scelte», ha dichiarato l’allenatore della Fiorentina.

SCONFITTA DI TUTTI – Sousa ha poi analizzato alcuni episodi: «Secondo gol? Abbiamo deciso di verticalizzare il gioco, ma non eravamo posizionati bene, da qui è partito il contropiede di Pogba, che ha attaccato lo spazio e avviato l’azione. Tatarusanu? Si può sempre fare meglio, ma mi piace pensare a livello collettivo, non individuale. Abbiamo perso tutti, non a causa di un giocatore. Orsato? Se l’arbitro viene e mi dice qualcosa, io cerco di accettare quello che mi chiede per aiutarli e di migliorarmi. Mati Fernandez? Nelle ultime settimane ha avuto un problema che gli ha impedito di allenarsi e giocare. Pareggio istantaneo? Di fronte a noi c’era una squadra importante, anche nel gioco aereo. Potevamo chiudere il cross per posizionarci anche meglio e, invece, abbiamo concesso il gol del pareggio». 

MATURITA’ – Infine, ha spiegato le risposte che ha avuto da questa partita: «Abbiamo affrontato una squadra in salute, che ha trovato il modulo e le distanze giuste, per questo ci hanno pressato fino a quando hanno cominciato a creare spazi per il contropiede. E’ una squadra più matura psicologicamente e tatticamente. Sono contento di vedere la mia squadra divertirsi nel giocare a calcio allo Stadium contro una squadra importante, che ci ha pressato tantissimo e non è mai riuscita a prenderla».