2016

Della Valle: «Non mollo. E Sousa resta»

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E sul caso Benalouane: «Ci sono di mezzo gli avvocati»

Arrivato al Centro sportivo della Fiorentina per salutare il gruppo e “annusare” il momento, Andrea Della Valle ha colto l’occasione per fare chiarezza su molti aspetti apparsi nebulosi nelle ultime settimane. Prima, però, ha fatto i complimenti ai due giocatori viola che sono stati convocati in Nazionale: «Mancano gli undici nazionali, però di questo bisogna anche essere orgogliosi. Sono contento per Astori che è una conferma e lo sono particolarmente per Bernardeschi che ha lavorato tanto meritandosi questa convocazione da parte di Conte. Glielo avevo detto a inizio stagione: ascolta l’allenatore e i suoi consigli. Ora sta a lui trovare lo spazio e sfruttare l’occasione per convincere il ct», riporta il Corriere dello Sport.

DETERMINAZIONE – Il patron della Fiorentina non vuol sentire parlare di rassegnazione: «Non mi piace e non fa parte del dna di questa società e di questa squadra. Non è mai esistita qui la rassegnazione, neppure quando lottavamo per non retrocedere. Figurarsi adesso. Certo, siamo un po’ tutti delusi, Sousa per primo, per gli ultimi risultati ottenuti in due gare sulla carta abbordabili che non ci hanno permesso di avvicinarci alla Roma. Firenze deve avere fiducia perché noi non molliamo. Cinque punti sono tanti ma possono anche diventare pochi. E poi c’è da difendere e confermare il 4 ° posto che è importante, e noi siamo lì. Vale anche per il posto-Champions: fin quando la matematica non ci condannerà saremo lì a lottare e ci crederemo. Non dimentichiamoci quello che eravamo fino a Fiorentina-Napoli, una partita che è stata uno spot per il calcio come pure la Federazione, sorprendendomi, ha riconosciuto citandola sul proprio sito».

LA SORPRESA – La Fiorentina, dunque, lotterà per tutti i traguardi. Parola di Della Valle: «Non eravamo attrezzati per la Champions, si diceva in estate, poi siamo diventati la sorpresa del campionato. E oggi devo togliere un po’ di pressione e dare un messaggio alla città: si può essere delusi per le ultime due gare con Verona e Frosinone ma bisogna poi reagire subito, tutti uniti, verso altri traguardi. Nel calcio quando i risultati non soddisfano si finisce sempre per mettere in discussione tutti, però qui siamo davvero tutti convinti, a partire dal sottoscritto fino a Sousa e ai giocatori, che faremo un’altra stagione al vertice, come le ultime, una stagione che rimarrà nella memoria. A Natale le premesse erano diverse, ma bisogna avere la consapevolezza che questa squadra sta dando più del 100 per cento e dobbiamo crederlo. Noi, questo gruppo, lo abbiamo sempre difeso e continueremo a farlo, tutti convinti, staff compreso, che a maggio ci saranno tante soddisfazioni».

SACRIFICI – Si parla poi di futuro: da Paulo Sousa alle voci sulla possibile cessione della Fiorentina. «Tutti i giorni leggo notizie che destabilizzano e questo non lo accetto. Faremo il punto al momento opportuno. Lo sapete, tutti siamo sotto esame. L’allenatore? E’ molto carico e andiamo avanti assieme. Il ciclo lo abbiamo aperto e intendiamo portarlo avanti con lui. Sousa ci ha dato una conferma che una gran parte di questo gruppo è fantastico al contrario di quanto sostenuto dal precedente allenatore. Questi giocatori sono i primi ad essere arrabbiati per i punti persi contro squadre “pericolanti”. Io sono il garante. Io amo Firenze e la Fiorentina più di chiunque altro ami squadra e città. La nostra strada va avanti, non vendiamo la società, affatto. Questa proprietà non fa mai un passo oltre? Dispiace contraddire chi lo pensa, basti pensare al grande sforzo fatto due anni quando poi ne siamo usciti con le ossa rotte, mi riferisco al caso Gomez. Siamo l’unica società, forse in due con il Milan di Berlusconi, in cui ho dovuto prendere e rimettere soldi sul tavolo, almeno 20 milioni per ricapitalizzare. Comunque a fine campionato parleremo anche di questo».

LA FERITA – Della Valle ammette poi di essere permaloso quando si parla dello striscione che gli hanno rivolto i tifosi viola: «Lo striscione mi ha ferito, è sembrato che i Della Valle fossero nemici in questa città. Però è una minoranza. Quando tutta la gente lo penserà per davvero allora me ne andrò. C’è una minoranza che percepisco e la ascolto e devo capire. L’importante è che quelli innamorati della Fiorentina sappiano che io sono più innamorato di loro di questa squadra e di questa città. La garanzia del progetto è Andrea Della Valle e sarà così finché io sarò qui. Gli striscioni vanno e vengono, io ho sempre risposto con i fatti».

MERCATO E SFIDE – Un altro tema delicato è il mercato di gennaio: «Si è fatto un gran putiferio per un ragazzotto di 19-20 anni (Mammana, ndr), non capisco. A gennaio si possono fare anche degli errori e qualcuno è stato commesso. Però l’ultimo mercato lo trovo interessante e positivo all’80 per cento. Benalouane? E’ un bravissimo ragazzo, ci sono di mezzo gli avvocati, preferisco non aggiungere altro». Sullo stadio: «Sono molto positivo e ottimista, perché si comincia a vedere quella famosa luce. Ora per una questione di logistica ci siamo un po’ fermati, ma il progetto va avanti e a fine campionato incontrerò il sindaco Nardella». Infine, su Vincenzo Montella, che incrocerà per la sfida contro la Sampdoria alla ripresa del campionato: «Giusto un anno fa eravamo qui a parlare assieme a Montella di questo progetto. Mi auguro che possa fare bene dove è ma dopo la partita contro di noi. Una partita, quella contro la Samp, importantissima».

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