2013
Fiorentina, Rossi segnale forte di un progetto serio
La vera sorpresa del campionato italiano. I risultati di metà stagione danno ragione all’operato della nuova dirigenza firmata Daniele Pradè ed Eduardo Macia – rispettivamente direttore sportivo e direttore tecnico della Fiorentina – ed al rinnovato spirito della proprietà. La viola non ha sbagliato una scelta, a partire dall’illuminazione Montella: la guida tecnica della Fiorentina è il suo primo valore aggiunto.
IL PERCORSO DI VALORIZZAZIONE DI MONTELLA – Due nomi: Pasqual e Toni. Calciatori che, prima dell’inizio della stagione, sembravano aver già dato il meglio: la cura Montella li ha rigenerati, l’esterno sinistro abbina alla perfezione fase difensiva e apporto totale nella proposizione della manovra con assist ed inserimenti in zona gol; scommessa centrata in pieno quella di Luca Toni, sei realizzazioni già all’attivo e prestazioni di primo piano, come dimostrano la sua media voto e la fiducia incondizionata oramai concessa dal tecnico. Due esempi per illustrare un percorso generale: Vincenzo Montella è stato in grado di amalgamare con immediatezza un organico rinnovato quasi totalmente – nove undicesimi della formazione titolare rappresentano neoacquisti – dimostrandosi duttile sotto l’aspetto tattico e garantendo alla squadra una qualità di gioco talmente elevata che i risultati già non dipendono da alcun singolo.
LE SCELTE DELLA DIRIGENZA – Un organico di valore che, qualora dovesse confermare quanto di buono mostrato nel primo arco di stagione e non subire un drastico calo di rendimento, può centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Viviano è ultimamente incappato in saliscendi che Neto sembra poter compensare, Roncaglia, Rodriguez, Savic e Tomovic offrono solidità ad un reparto difensivo orfano della sua stella Nastasic, trasferitosi al Manchester City per l’incredibile somma di 18 milioni di euro tenendo presente che il difensore serbo è classe 1993. Exploit in quel di centrocampo: Cuadrado ha asfaltato gran parte dei laterali opposti, Pizarro-Borja Valero-Aquilani è un terzetto di centrocampo che assicura qualità infinita, corsa ed equilibrio. Ago della bilancia il mediano spagnolo, centrocampista totale che rappresenta il vero fiore all’occhiello della campagna acquisti viola: sette milioni e mezzo per l’acquisto di uno dei massimi interpreti mondiali nel suo ruolo.
IL COLPO GIUSEPPE ROSSI – L’assalto all’attaccante di spessore assoluto fallito in estate è stato puntualmente compensato in apertura della finestra invernale di calciomercato: il tempo di risolvere i dettagli e l’approdo in viola di Giuseppe Rossi è stato ufficializzato. Undici milioni più cinque di eventuali bonus legati a presenze e rendimento vanno al Villarreal, per un colpo grosso da intendere anche in chiave prospettica: l’attaccante della nazionale italiana sarà disponibile entro un paio di mesi, esami medici approfonditi hanno dato garanzie alla società sulla validità dell’operazione. Rossi è il valore aggiunto che va ad alterare gli equilibri di una macchina già ben oleata dopo pochi mesi: in coppia con Jovetic, i due fuoriclasse promettono gol a raffica, qualità e talento da vendere. Montella approva e si lecca i baffi: Firenze è il posto giusto e le dimostrazioni in merito arrivano giorno dopo giorno.