2015

Fiorentina, riecco Joaquin: «Non so cosa mi sia successo»

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L’esterno spagnolo: «Adesso devo correre come un ventenne. Gomez…»

«Ancora non so spiegarlo. Non avevo mai vissuto un momento così buio nella mia carriera. Mi sono trovato ad allenarmi da solo senza sapere perché. Montella mi aveva avvisato che non ci sarebbe stato molto spazio per me, ma non mi sarei mai aspettato di trovarmi così lontano da tutto». Da estraneo al mondo Fiorentina, a nuova risorsa: Joaquin, esterno viola ex Betis, ha spiegato, ai microfoni de ‘La Repubblica’, la stranissima prima parte di stagione che si è trovato a vivere: di fatto, fuori rosa nella prima parte, ora è tornato a giocare ad altissimi livelli.

L’ADDIO – Ad un certo punto dell’anno, l’addio con il club toscano sembrava scontato: «Ammetto di aver pensato di tornare in Spagna, ma siccome ho molta fiducia in me stesso non mi sono arreso. E avevo ragione. A trentatré anni devo correre il doppio di quando ne avevo venti. Coprire tutta una fascia non è uno scherzo. Ma sempre meglio che stare in panchina a raffreddarsi il posteriore. Mi va benissimo così. Diciamo che faccio un’esperienza nuova».

MENTE LIBERA – E se Gomez sta ritrovando pian piano se stesso («Lo vedo come uno che sta lottando per riemergere da un momento sfortunato e confuso. Quando mercoledì ha segnato eravamo quasi più contenti noi di lui. Sono sicuro che adesso andrà in campo con la testa più sgombra»), Joaquin parla dell’affetto del popolo viola, innamoratosi di lui dopo il gol alla Juve: «Mica mi ero reso conto di quanto potesse valere quella rete. Ho visto persone per strada urlarmi “Grazie Gioacchino” per un bel po’. Fantastico».

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