2017
Fiorentina, c’è bisogno di una reazione
La sconfitta incassata con la Roma ha mostrato le difficoltà della Fiorentina nel reagire: i dettagli di questa stagione
Testa o croce. In questo caso però non c’è da lanciare una monetina in aria, ma da trovare velocemente quella forza mentale necessaria per reagire, senza rassegnarsi a un campionato anonimo mettendo una croce definitiva sulle ambizioni del campionato. La grande illusione della rimonta contro la Roma domenica scorsa è durata soltanto un tempo e l’allenatore per primo, al fischio finale, ha sottolineato l’impatto sbagliato nella seconda frazione di gioco. Come ha fatto “Il Corriere dello Sport”, vale la pena approfondire la questione su causa-effetto, grazie ai numeri che raccontano una Fiorentina incapace di ribaltare il risultato ma anche fragile nel momento in cui subisce gol, perfino di fronte alle avversarie di bassa classifica.
QUESTIONE DI TESTA – «La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci». La frase di paternità anonima potrebbe, forse, essere appesa sulla porta dello spogliatoio viola al centro sportivo. Perché prima di tutto vale la pena porsi una domanda facile: questione di testa o di gambe? Risposta difficile, ma ci sono elementi su cui riflettere: ogni volta che la Fiorentina è andata in svantaggio dall’inizio del campionato, non ha mai sovvertito il risultato e in secondo luogo, per ben tre volte, ha subito due gol in una manciata di minuti. Andiamo per ordine. I viola sono andati sotto con Inter, Sampdoria, Juventus, Crotone e Roma. E se la formazione di Spalletti ha poi anche dilagato, negli altri casi, la Fiorentina è riuscita ad accorciare senza tuttavia riuscire neanche a conquistare un pareggio al 90′. La volta in cui è finita 1-1 contro l’Atalanta, la squadra di Pioli era infatti andata in vantaggio. E contro la Roma il pari è momentaneamente arrivato. Insomma, ogni volta che è andata sotto, ha perso.
UNO-DUE – È invece accaduto il contrario: la Fiorentina ha sbloccato il risultato, a Verona contro il Chievo, e poi ha perso facendosi rimontare a causa della doppietta di Castro. L’altro elemento da aggiungere è la periodicità con cui i viola subiscono due reti in pochissimi minuti: è accaduto ben tre volte. Sono trascorsi nove minuti contro l’Inter, fra il gol di Icardi che ha sbloccato e quello di Perisic che ha raddoppiato; 180 secondi fra quello di Caprari e Quagliarella al Franchi contro la Samp e infine a Crotone appena due minuti fra quello di Budimir e l’ultimo di Trotta. Solo un caso? Impossibile dimostrarlo. Ma a volte allenare la mente conta quanto correre in mezzo al campo e questa sosta sarà utile per riflettere su tutto, a cominciare da oggi. Anche Pioli sa benissimo che nei momenti di difficoltà serve concretezza, coraggio e un po’ di malizia.