2013

Fiorentina, Pradè: “Volevamo rifondare, ora…”

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FIORENTINA PRADÈ – Lunga e interessante intervista, quella rilasciata ai microfoni del Corriere dello Sport da Daniele Pradè. Il direttore sportivo della Fiorentina, conversando con i colleghi del quotidiano capitolino, ha fatto capire come siano cambiati in maniera repentina gli obiettivi del club viola, grazie all’esplosione immediata dei suoi nuovi interpreti: “Devo fare una premessa importantissima: nella Fiorentina si lavora come in un gruppo. La famiglia Della Valle è molto presente: quando mi hanno chiamato il 22 maggio mi hanno chiesto una sola cosa: faccia giocare bene la Fiorentina. Non ci hanno chiesto di vincere o di arrivare in Europa, mi hanno detto: prenda giocatori che sappiano giocare a calcio. E da lì è partita questa rivoluzione che ha portato a 24 calciatori in entrata e una ventina in uscita, tra agosto e gennaio. Il rapporto con Montella? Molto forte, parte dieci anni fa quando lui era giocatore e io dirigente nella Roma. Lui ce l’aveva dna, il ruolo di allenatore: era uno che ha studiato, si è voluto migliorare, ha fatto subito il corso da allenatore, l’ha vissuto assieme a me e a Bruno Conti. Ha un percorso mentale molto simile a quello di Guardiola, ricordo che nel 2003 pensava a un miglioramento culturale, in economia, chiedeva informazioni di corsi alla Luiss. Ma ora è diverso, i giocatori non sono più ignoranti, si può parlare di economia, di tutto, sono di un altro livello. Le qualità del tecnico? La sua forza è la compattezza con il suo staff, sono otto persone che lavorano sul campo. Si lavora sempre con la palla, non c’è mai una situazione a secco, cioè solo sulla parte fisica. Non c’è un peso all’interno dei loro allenamenti. L’obiettivo della Fiorentina? Prima era rifondare, ora dobbiamo giocare partita per partita e non pensare che debba essere una stagione di transizione ma arrivare a qualcosa. L’obiettivo è puntare, in futuro, a qualcosa di bello, perché senza sogni non si va da nessuna parte. Jovetic? La decisione sul suo futuro verrà presa insieme, a giugno. L’anno scorso è stato tenuto fortemente da Andrea Della Valle, che gli ha fatto una promessa e lui è uno che le mantiene. Tutto dipende da come finirà la Fiorentina, se si dovesse arrivare in Champions cambierebbe il percorso di tante situazioni. Osvaldo? E’ un giocatore forte, ma perché la Roma dovrebbe rinforzare una diretta concorrente? Perché il nostro obiettivo è di dare fastidio alle grandi nel prossimo campionato.

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