2015

Fiorentina, Pradè: «Ripartiremo da questo gruppo»

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Il direttore sportivo poi continua: «E’ certo che faremo degli accorgimenti»

Resta l’amaro in bocca alla Fiorentina, anche il giorno dopo l’eliminazione in semifinale di Europa League contro il Siviglia. Gli andalusi sono apparsi superiori rispetto all’organico di Montella, ma alla fine il gruppo che comporrà la Fiorentina l’anno prossimo rimarrà questo, parola di Daniele Pradè. Il direttore sportivo viola ha commentato ai microfoni del sito ufficiale della società, Viola Channel, quanto accaduto al Franchi ieri sera, e si è detto contento di questa squadra. 

LE PAROLE – Queste le dichiarazioni di Pradè: «La nottata è stata dura, quando si perde così è veramente amaro. Adesso bisogna far ripartire tutto il gruppo nella giusta maniera. Quando poi la mattina trai un bilancio vedi che hai giocato 57 partite: il massimo di tutte e tre le competizioni a cui hai partecipato. Da un lato c’è grandissima positività, perchè essere tra le prime quattro squadre dell’Europa League è stato un grandissimo successo: la vittoria sarebbe stata la consacrazione. E’ un peccato, ma non tutto è da buttare: questo gruppo è serio, lavora». 

TRA FUTURO E FISCHI – Pradè ha proseguito, parlando sia dei piani per il futuro che dei fischi ricevuti ieri sera dal pubblico del Franchi: «Dobbiamo ripartire da questo gruppo. Certo, faremo degli accorgimenti, ma ai ragazzi non si può dire nulla. Per quanto riguarda i fischi, l’identità, l’empatia e l’unione che ci sono tra questa proprietà, questa tifoseria e questa squadra non devono finire. Andiamo avanti insieme, perchè fermarci? Prima di tutto dobbiamo centrare ancora l’Europa, un obiettivo importantissimo. Poi siamo arrivati in semifinale di Europa League e perso contro una squadra in forma come il Siviglia. In Coppa Italia abbiamo perso una partita incredibile contro la Juve, che è in finale di Champions e che ha vinto il campionato. Dobbiamo essere mentalmente puliti prima di giudicare certe situazioni. Rimaniamo ciò che siamo, la nostra identità è qualcosa di bello, ed è difficilissimo trovare un’unione così grande».

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