Fiorentina, per Dainelli è la difesa la chiave per battere il Milan

A due giorni dall’anticipo di sabato sera contro il Milan, Dario Dainelli, capitano della Fiorentina, si è presentato in sala stampa per parlare, oltre che della partita, anche di come il mercato di gennaio potrebbe arricchire la rosa della Viola: “Il Milan ha caratteristiche di rapidità  davanti, soprattutto con Pato, ma il modo di affrontarlo non cambia, dobbiamo essere pronti un attimo prima che l’avversario entri in possesso palla. Come dico sempre comunque la difesa è un lavoro di squadra, se c’è la pressione già  dagli attaccanti o dal centrocampo si riesce ad essere più corti. Sta al reparto difensivo tenere alta la squadra e allo stesso tempo serve il lavoro dei compagni. Felipe? Non so se è fatta, come giocatore a me piace tanto e se arriva è un ottimo arrivo. Non lo conosco personalmente ma non c’è nessun problema come è sempre stato, è una risorsa in più per la squadra e l’interesse di tutti è quello di fare bene come squadra. Ultimamente abbiamo avuto tanti, troppi problemi che metterebbero in crisi qualsiasi rosa ma avere qualche cambio in più può fare comodo. Per quanto riguarda la mia condizione fisica, negli ultimi giorni sto meglio, purtroppo a Liverpool mi era venuta l’influenza come a Donadel. Gli altri? Gamberini sta meglio ma non so se giocherà  sabato, Mutu si è allenato con noi in questi giorni, sta bene. Gobbi si è ripreso e Jovetic va meglio ma non so se abbastanza per giocare. Il rendimento della difesa? Dall’interno non avevamo mai avuto dubbi, io e gli altri sapevamo i valori che ci sono. Ero sicuro che avremmo fatto bene sia come gruppo che come reparto. Lo stesso vale per la squadra, io da inizio anno ho sempre detto che il gruppo è unito e questo è un fattore fondamentale, quindi aver mantenuto la base degli anni scorsi ha fatto sì di avere degli equilibri solidi. Rinforzi a gennaio? E’ normale ed è giusto che ci sia il pensiero e la voglia di rinnovarsi, poi starà  alla società . Le parole di Prandelli ai genitori dei giovani? Ci sono passato anch’io, quando sei un ragazzo devi pensare solo a giocare e divertirsi, la carriera se deve venire viene comunque, le pressioni in questo senso possono essere solo antiproducenti anche perchè negli ultimi anni il sistema calcio è diventato ancora di più un businness. Quando anche noi incontriamo dei ragazzini invece di ricevere domande tipo ‘quanti palleggi fai?’ come ti aspetteresti ti chiedono ‘che macchina hai?’ oppure se stai con una velina… Il documentario su Calciopoli? Non l’ho visto… E Della Valle avrà  spiegato già  tutto”. Queste le parole riportate da Violanews.com