2012

Fiorentina, Montella: ?Vogliamo la Champions. Mercato..?

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FIORENTINA MONTELLA – Nell’intervista rilasciata per La Gazzetta dello Sport l’allenatore della Fiorentina ha analizzato il cammino della squadra o, come lo chiamano alcuni, il “miracolo viola”: «Le mie più che idee astratte sono fatti derivanti dal lavoro. I metodi si evolvono e si migliorano. Noi sappiamo che quando ognuno fa bene il proprio compito, la squadra gioca meglio correndo di meno. E ci applichiamo in tal senso», ha dichiarato Vincenzo Montella, che punta dritto alla Champions League: «Non sarà semplice. Dovremo vedere la nostra continuità e gli investimenti a gennaio delle squadre dietro di noi. Siamo contenti di essere lì, ma la classifica è corta. In due punti passi dalla Champions League all’esclusione dall’Europa».

Sul possibile intervento in sede di mercato della Fiorentina, l’ex “Aeroplanino” ha spiegato: «Io credo che la società abbia più voglia di me di prendere qualcuno di importante. Siamo vigili e pensiamo di aver individuato come potersi migliorare, sapendo che non sarà facile. Magari faremo qualcosa anche sugli esterni».

Montella ha poi emesso qualche giudizio su alcuni suoi giocatori: «Jovetic? Un fuoriclasse. E’ sempre stato estremamente disponibile anche quando poteva non farlo. Il resto sono chiacchiere che esistono ovunque. Lui alza il livello di quasi tutte le squadre al mondo. Borja Valero? Pensavo fosse forte, ma non così tanto. Toni? Tutto merito suo. Ha mostrato fin da subito la voglia di essere protagonista: i primi giorni dovevamo mandarlo via dal campo convincendolo ad andare avanti per gradi. Avevamo paura si facesse male. Viviano? Emiliano deve cercare di essere il più distaccato possibile, come se giocasse in un’altra città. Estraniandosi, senza leggere giornali e siti internet. Per troppo amore vive errori normali in maniera sproporzionata. E’ tutto ingigantito, quando non è successo nulla di clamoroso».

E sul suo ambientamento a Firenze e il suo futuro, Montella dichiara: «Restare? Perché no, qui sto bene e c’è armonia tra tutte le componenti. Vivo la città nel suo splendore. Abito in centro, è la soluzione migliore per conoscerla. Anche se lì sono tutti stranieri».

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