2015
Fiorentina, Montella avvisa l’Inter: «Non siamo più una sorpresa»
Il tecnico in conferenza: «Pressioni? Nascono dai nostri grandi risultati e dal bel gioco»
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Inter, Vincenzo Montella, fresco di vittoria sul Tottenham, ha spiegato l’obiettivo dei viola: «Pensare di avere due risultati utili su tre sarebbe sbagliato. Dobbiamo pensare sempre e solo a partita dopo partita, cercando sempre di vincere. Tottenham? Mi son piaciute compattezza e capacità di soffrire, a cui non siamo stati abituati mai in questi anni. Abbiamo saputo aspettare e questo è sinonimo di maturità. Sorteggio con la Roma? Mi spiace che alla fine un’italiana verrà eliminata, se devi uscire ai quarti o agli ottavi cambia poco, quindi se non vai avanti con la Roma hai due partite in meno di giocare. In ogni, comunque, neanche loro possono essere felicissimi…».
IDOLO – Tra i migliori, ancora una volta, Salah, nuovo idolo dei tifosi viola: «E’ arrivato ben allenato, le prime partite non aveva i novanta minuti nelle gambe ma fisicamente stava bene. Ovviamente, a livello tattico ha ampi margini di miglioramento, però ciò non significa che poi, una volta cresciuto tatticamente, giochi anche meglio. Certi giocatori hanno qualità tecniche che potrebbero bastare… Badelj? E’ sempre stato considerato l’erede di Pizarro e i giudizi su di lui son stati dati anche in virtù di quel paragone. Sta crescendo, si sta adattando al calcio e alla cultura italiana e questo è positivo».
TABU‘ – A San Siro – sponda nerazzurra – la Fiorentina ha spesso incontrato difficoltà: «Stimo Mancini per il suo modo di stare in panchina, e per l’equilibrio che ha, anche in panchina. Ha sempre migliorato le squadre che ha allenato, sotto tutti i punti di vista. Adesso sta dando una mentalità precisa all’Inter: al risultato si arriva attraverso il gioco. I nerazurri hanno trovato identità tattica e sono in salute, sarà una partita difficile per noi ma anche per l’Inter. Una bella partita, tra due squadre che vogliono fare bene. Borja recuperato? Vedremo, dobbiamo ancora valutare. A centrocampo siamo un po’ tirati, Aquilani ha stretto i denti e ha dimostrato attaccmento alla squadra».
CRESCITA CONTINUA – «La Fiorentina dà il meglio di sé – prosegue Montella – quando gioca con disincanto, senza pressioni. Vero è, però, che le pressioni ce le siamo conquistate con i risultati e il bel gioco. Dobbiamo divertirci, ma sapere anche che non siamo più una sorpresa. Non so se la falicità porta all’appagamento, io di certo non sono appagato ma orgoglioso di allenare questi calciatori, soprattutto come persone. Difficilmente ho trovato un gruppo con questi valori, cerco la perfezione ma quella sappiamo che è quasi impossibile da trovare».