Il dt viola sul progetto giovani ed un retroscena di mercato.

FIORENTINA MACIA – Piuttosto che importare un modello straniero, sta cercando di crearne uno originale: si tratta di Eduardo Macia, direttore dell’area tecnica della Fiorentina, che ieri ha partecipato al convegno organizzato dalla Lega Pro sulla riforma dei campionati. «La Fiorentina cerca di puntare sul talento italiano. Dispiace vedere Verratti che gioca in Francia. Ci avevamo provato, a parlare col Pescara, ma non siamo il Paris St Germain…», ha rivelato il dirigente viola, come riportato dal “Corriere dello Sport”. I tanti talenti allevati in casa rendono di più: «Tutti i giocatori della Nazionale campione del Mondo e d’Europa hanno giocato nelle squadre B dei loro club per almeno due anni».

ALLEVATI IN CASA – Per crescere è fondamentale lavorare e farlo tanto, come in Spagna, dove si lavora il doppio che in Italia, secondo i dati forniti da Macia: «La seconda squadra si allena circa 500 ore al mese. All’estero si sale di quasi il doppio, 800/900 ore». Intanto è nata la “Fiorentina school”, Liceo sportivo targato viola con i Giovanissimi Nazionali, seguiti da uno staff di dodici persone e con quattro tutor dedicati. Una scuola aperta a chiunque, anche a chi non gioca calcio. Si arriverà a regime tra cinque anni: sono seguiti giovani dai 10 ai 19 anni. E tre alunni parteciperanno alle Olimpiadi di Matematica e Fisica.