2009
Fiorentina, Jovetic: “Tranquilli, sto arrivando. Su Ljajic…”
Intervistato da La Nazione, Stevan Jovetic, sfortunato spettatore di questa sciagurata stagione della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni da Belgrado, dove prosegue il suo recupero dall’infortunio rimediato in estate che ha privato il club gigliato del suo miglior giocatore per tutto l’arco della stagione. Ormai la fase riabilitativa di Jovetic è entrata nella fase finale, e per marzo è previsto il suo rientro in campo. Questo qualche stralcio delle sue parole al quotidiano: “Come va il ginocchio? Non è gonfio e non sento sento più dolore. Il peggio è passato, ci sono stati periodi davvero duri. Posso dirlo? Ora sono ottimista. Parlo con i miei compagni, soprattutto con Ljajic, Gulan, Avramov e Seferovic. Mi sono sentito con Mihajlovic, che ringrazio perchè è stato sempre presente nei miei confronti. E poi ho visto tutte le partite della Fiorentina. Ci sono state tante difficoltà , tanti infortuni, è impossibile giudicare il valore di questa squadra. Chiedo solo ai tifosi di stare vicino alla Fiorentina, parlo con i miei compagni e so che hanno bisogno dell’affetto della gente. Se mi rivedo in Ljajic? Il calcio italiano è più complicato rispetto al nostro, un po’ di tempo per capirlo ci vuole. Ljajic ha già dimostrato di essere uno superiore alla media, e anche di molto. E poi è già concreto. Gioca nel mio ruolo? E’ vero, mi rivedo molto in Adem. Lo Ã?«spiavoÃ?» anche quando era nelle giovanili del Partizan, dicevo: ma guarda quello, sembro io. Giocare insieme? Lo spero davvero, ci conosciamo bene. Anche come calciatori, voglio dire. Quando tornero in campo? Mi sono operato la seconda volta il 4 ottobre, i medici mi hanno detto che sarebbero serviti sei mesi: si va al 4 aprile. Ora mi sento bene e dico che forse si possono anticipare i tempi, ma non voglio rischiare. Seguirò con scrupolo le regole e i tempi previsti. Quando sarò a Firenze? I primi giorni di febbraio. Da allora in poi resterò con il gruppo, ricomincerò a inserirmi. Tranquilli, sto arrivando…”.