2015

Fiorentina, Ilicic: «Voglio restare per tanto tempo»

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Continua: «Montella e Sousa? Il gioco è rimasto molto simile»

E’ rinato Josip Ilicic. Dopo mesi difficili, con l’addio dietro l’angolo, il fantasista sloveno è rinato e sta trascinando la Fiorentina di Sousa. Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata dall’ex Palermo a Calcio2000: «Trattativa complicata? Sono stato per due mesi ad aspettare. A Firenze stavano arrivando Mario Gomez e Joaquin e io aspettavo la chiamata decisiva. È stato un periodo difficile, non tanto per me ma soprattutto per il mio procuratore e per la mia famiglia. Io ero tranquillo, ero anche disposto a restare a Palermo. Volevo giocare, e ho scelto la Fiorentina anche se avevo anche altre offerte, sia in Italia che in Germania e Russia, ma io volevo Firenze. Cosa mi ha convinto? Mi piaceva molto il gioco. Quando affrontavi la Fiorentina soffrivi sempre molto. Vincere è bello, ma conta anche il gioco e in quegli anni la squadra giocava veramente bene. Un inizio difficile? Sì, perché la squadra era già costruita. Il modulo era il 3-5-2 e per me era difficile trovare spazio. Ho avuto qualche difficoltà di ambientamento, anche perché non ho giocato subito, a differenza di quanto avevo fatto al Maribor e al Palermo. Attriti con il pubblico? È normale. La gente si aspettava molto da me e io non stavo giocando come sapevo. Penso comunque di aver fatto bene, mi sono fermato per qualche infortunio di troppo ma sono molto contento di essere rimasto a Firenze perché era quello che volevo».

 

CONTINUA ILICIC«Rapporto migliorato? Giocare con il tifo dalla tua parte è più facile, i nostri tifosi ci incitano sempre. Io guardo solo avanti, senza pensare a cosa è successo in passato. Riconquistare il pubblico e giocare bene era il mio obiettivo, mi interessa solo quello. Fiorentina come un punto d’arrivo? Mi piacerebbe restare per tanto tempo, poi è chiaro, nella vita non si sa mai, ma il mio obiettivo è quello di rimanere il più a lungo possibile a Firenze. Partita indimenticabile? Si parla sempre della finale di Coppa Italia contro il Napoli a Roma. In quell’occasione ho sbagliato un gol a pochi minuti dalla fine. È un ricordo triste, perché i tifosi avrebbero voluto vincere, è stato un peccato, ma non voglio pensarci più. Se devo pensare alla gara migliore che ho giocato con la Fiorentina dico nessuna. Deve ancora arrivare. Non ho ancora dato tutto ciò che mi sento a Firenze. Spero di fare meglio, posso farlo. Montella e Sousa? Il gioco è rimasto molto simile. Il nuovo tecnico ha portato qualcosa in più riguardo alla fase difensiva e anche dal punto di vista del modulo è cambiato qualcosa. Negli allenamenti poi i metodi sono diversi, ma è una cosa abbastanza normale».

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