2009

Fiorentina e Inter, le migliori del mercato. Keirrison e Mariga i colpi più interessanti

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La Fiorentina ha confermato di avere il migliore tra i dirigenti italiani e ha fatto un mercato buonissimo.

L’Inter non aveva bisogno di fare molto e invece ha fatto, molto e bene.

Il Milan aveva bisogno di un difensore e ha preso un attaccante, Mancini, e un centrocamista, Beckham: mistero senza fine.

La Juve è stata costretta ad accontentarsi di Candreva, il Napoli ha migliorato la squadra con Dossena.

Il mercato della Roma è stato lo specchio di un ambiente dal quale ci si aspetta sempra la maturazione e che invece sembra fermo ai tempi che fusono: ha preso Toni, uno scarto di trentatrè anni, più rotto che sano, e ha ceduto Okaka, venti anni, bravo e promettente come pochi altri.

Fiorentina ed Inter sul podio più alto del mercato invernale.

Corvino ha finito di investire i soldi guadagnati con la cessione di Melo e sembra averli investiti proprio bene.

Felipe è un bravo difensore, Bolatti un centrocampista più che bravo, Ljajic molto più di una promessa e Keirrison merita decisamente due righe a parte.

E’ il miglior attaccante prodotto dal Brasile negli ultimi anni e il Barcellona l’aveva strappato alla concorrenza per 18 milioni di euro.

Ha fisico, scatto, velocità  e grandissimo senso del gol: insomma, tutto per diventare qualcosa di straordinario.

Prestito di un anno e mezzo e possibilità  di riscattarlo nel giugno del 2011 allo stesso prezzo pagato dal Barcellona.

Al secondo posto c’è l’Inter che, oltre a Pandev, un giocatore che rimarrà  quello che è (cioè buono sia per l’ordinario che per l’emergenza), ha preso Mariga, uno che Roberto Mancini voleva fortemente al City e che il City era disposto a pagare sette milioni più Bojinov.

Mariga non è andato al City per le regole inglesi sui permessi di lavoro per gli extracomunitari, cosa che gli era accaduta due anni fa quando era stato acquistato dal Portsmouth.

L’Inter è stata bravissima ad approfittarne: Mariga ha fisico imponente, buona corsa e gran tiro da fuori.

Un po’ grezzo tatticamente, ma può diventare entro un anno (sempre che continui a migliorare) il più forte centrocampista della squadra.

Franco Rossi

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