2013

Fiorentina, Cuadrado: «Prima vinciamo, poi occhio al Milan»

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FIORENTINA CUADRADO – In un anno è cambiata la storia calcistica di Juan Cuadrado, che nella stagione scorsa lottava per mantenere la categoria con il Lecce e quest’anno si gioca le residue chance per accedere alla Champions League: «Sono arrivato in una squadra di gran lunga più forte rispetto a quel Lecce. Abbiamo disputato un buon campionato, di vertice, sempre tra i primi. Ci stiamo giocando ancora tutto, perché per quanto la Fiorentina sia già qualificata in Europa League, quel terzo posto non è poi così lontano. Restano gli ultimi minuti da giocare, 90 minuti di fuoco, e non intendiamo lasciarli correre via. Sarebbe uno spreco. Giochiamo tutti in allegria, poi quando hai in squadra compagni forti che ti aiutano a crescere è tutto più facile. Il pallone è al centro di tutto e quando è così ciascuno è più portato a dare il massimo, a sentirsi sempre al centro di tutto, del gioco, del progetto», ha dichiarato l’esterno della Fiorentina al Corriere dello Sport, dove ha parlato anche della sua crescita: «Sicuramente nella fase difensiva. Prima non stavo nemmeno bene in campo, intendo come posizione, non facevo le diagonali. Oggi è tutto diverso. Quando battiamo i calci d’angolo resto come ultimo difensore perché così posso sfruttare la mia velocità per fermare gli avversari. Non so perché sono il giocatore che rimedia più falli, anche se Biabiany… è il più perseguitato. Un anno fa sono stato il giocatore che ha fatto più dribbling anche perché giocavo molto alto, quasi da solo. Quest’anno mi sono abituato a muovermi in sintonia con i compagni».

Il calciatore colombiano ha poi parlato del suo futuro, che si intreccia con alcune voci di calciomercato: «Contento di restare? Sì. Ma poi si devono accordare le società (ride, ndr). Già fatto? Meglio così (ride ancora più di gusto, ndr). Il mondo mi vuole? Bene, ma io voglio stare qui. Sono contento così, voglio la Fiorentina. Intanto vediamo come finisce la stagione. Il mio obiettivo è fare una buona carriera, ma per farlo bisogna crescere passo dopo passo. Voglio fare un gradino per volta. Lavoro ogni giorno, anzi lavoriamo tutti, per arrivare a un top club. Penso anche alle grandi squadre, è vero, dal Manchester United al Real, sarebbe impensabile il contrario, del resto ho sempre guardato con occhio di riguardo Ronaldo, il fenomeno. Ma il mio sogno è un altro: giocarmi il Mondiale con la mia Colombia. E magari… vincerlo».

Infine, Cuadrado ha parlato della gara contro il Pescara e di un rimpianto: «Una gara difficilissima, perché sappiamo quello che c’è in gioco. Con l’aiuto di Dio speriamo di riuscire a vincere, poi si vedrà quello che accadrà a Siena. Credo che per i bianconeri, per quanto retrocessi, battere il Milan sarebbe un onore. Quale partita rimpiango? Quella contro il Parma, perché avremmo potuto vincerla. Se solo Jovetic non avesse fallito il rigore, la gara sarebbe finita 2-0 e non 1-1. E ora, davanti, saremmo noi, non il Milan». 

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