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Perché la Fiorentina è in crisi: Italiano ha fatto il suo tempo?

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I numeri sono preoccupanti e segnalano un’inversione di tendenza troppo netta per non allarmare. La Fiorentina del 2024

I numeri sono preoccupanti e segnalano un’inversione di tendenza troppo netta per non allarmare. La Fiorentina del 2024 non riesce più a essere quella dei mesi precedenti, che aveva avuto la capacità di unire due aspetti non facilmente assemblabili: essere la “solita” squadra di Vincenzo Italiano, capace di soddisfare il palato del pubblico; riuscire anche a diventare, per così dire, “risultatista”, con vittorie e punti anche nelle giornate meno splendide. Da gennaio in poi il quadro si è capovolto. Oltre al rovescio in Supercoppa, che ha fatto male per come è arrivato il 3-0 con il Napoli, la Viola è passata dal quarto all’ottavo posto. Come se ci si fosse squagliati come neve al sole proprio nel momento nel quale si doveva dimostrare di essere all’altezza dei sogni creati nella prima parte della stagione. Quali sono i principali motivi che hanno creato questa situazione? Cosa c’è che non va?

La Gazzetta dello Sport, oggi, indica due cause su tutte:
1) L’equilibrio. La squadra concede tanti spazi ai rivali.
2) L’efficacia. La Fiorentina crea tanto, ma concretizza poco.
Nell’analisi dettagliata di G.B.Olivero si aggiunge una considerazione importante: «Ci sono partite, o momenti di esse, in cui la squadra si allunga e quasi si spezza: qualche giocatore si dimentica di seguire i compagni e di accorciare e così gli avversari hanno molto campo in cui inserirsi. Anche perché sono pochissimi i viola bravi a correre velocemente all’indietro, quindi è necessario che la squadra non si sfilacci e sia pronta a fare densità in caso di transizione negativa».

Il Corriere dello Sport ha provato a indicare una risoluzione per quanto riguarda i problemi davanti, partendo da una domanda: «Belotti con Beltran (5 gol segnati nelle ultime 8 gare disputate in campionato alla media di uno ogni 110 minuti) potrebbe essere una soluzione per l’attacco viola domenica contro il Frosinone, ovviamente subito? Per ora potrebbe, nei prossimi giorni il condizionale ci sta che lasci spazio all’indicato, prima futuro semplice e poi presente. Dipende dalle prove che da ieri sono iniziate al Viola Park portandosi dietro la mezz’ora di Via del Mare, dipende soprattutto dal modo in cui Italiano deciderà di giocarsela, cioè con quale modulo e in quale modo, ma di sicuro i due sembrano già ben miscelati e con le caratteristiche giuste per giocare in tandem in un reparto che ovviamente prevederebbe Belotti prima punta e Beltran seconda punta o trequartista (come è stato proprio a Lecce alle spalle del centravanti bergamasco), perché appunto dipende dal sistema di gioco che l’allenatore siciliano vorrà utilizzare».

Infine, cosa normale quando i risultati non arrivano, c’è il dibattito attorno a Vincenzo Italiano. Nel nostro Paese è facile cadere in disgrazia mediatica non appena i risultati tradiscono le grandi aspettative che si ha avuto il merito di suscitare. Il dibattito social su di lui ha un ventaglio di posizioni articolate. C’è chi pensa che le fortune della squadra siano da addebitare in gran parte alle sue capacità e che lui abbia a disposizione una rosa che non può competere su tre fronti, perché oltre a un posto nell’Europa futura la Fiorentina è in corsa in Coppa Italia e in Conference League, Altri ritengono che il meglio si sia già visto, che Italiano abbia guadagnato credibilità per andare in una piazza diversa, magari all’estero, dove una certa filosofia di gioco andrebbe incontro a più estimatori. Infine, non sono pochi quelli che considerano ed enumerano i suoi errori, soprattutto legati alla fase difensiva, ponendo l’accento soprattutto sui 3 punti buttati al vento a Lecce, dove nei minuti finali si è passati dall’1-2 al 3-2. Sarebbero bastati quelli per scavalcare Napoli e Bologna e dare altro corpo alle ambizioni future.

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