Il portoghese: «Moratti era una marcia in più»

Luis Figo si era candidato alla presidenza della FIFA ma poi non se ne è fatto nulla e adesso viaggia per il mondo facendo amichevoli benefiche come quella di ieri in Kuwait. Lo stesso Figo ha parlato anche della sua Inter, per cui è stato giocatore e dirigente e ha detto: «Non sono quello più adatto a parlare di Mancini ma se il club vince con lui allenatore sono contento. Moratti è stato importante, senza di lui non sarebbe successo niente. L’Inter oggi sta bene, ha superato un momento difficile cambiando la struttura della squadra e ha speso tanto, ora la speranza di vincere lo Scudetto e tornare in Europa può dare energia a tutti».

CULTURA TATTICA – In seguito Figo ha elogiato il suo amico e connazionale Paulo Sousa e ha difeso José Mourinho dopo l’esonero dal Chelsea, passando poi a parlare dell’Inter e di Milano, un posto che sarà sempre nel suo cuore. A La Gazzetta dello Sport Figo ha parlato anche dei duelli con la Juventus e non solo: «Ho tanti bei ricordi, sono arrivato all’Inter in anni vincenti, per fortuna. La Juve però è abituata a gestire pressioni e difficoltà e la tensione che si prova alla fine di una stagione intensa. Cosa esporterei della Serie A? Di sicuro la cultura tattica che mi ha reso più completo».