2015
Tavecchio: «Io vittima di una trappola»
Il presidente della FIGC in un comunicato sulla bufera scatenatasi
Uscito allo scoperto in merito alla vicenda della scorsa settimana, quando il Corriere della Sera ha pubblicato alcune dichiarazioni che il presidente della Figc avrebbe rilasciato in un’intervista al quotidiano online Soccerlife con espliciti insulti a gay e disabili, Carlo Tavecchio ha contrattaccato, annunciando di aver intrapreso un’azione legale.
ANALISI DEI FATTI –«Non mi piace parlare di complotto, ma ho le prove di un disegno preciso e volto a danneggiarmi e possibilmente a estromettermi. Per questo ho chiesto all’avvocato Giulia Bongiorno di denunciare il signor Giacomini, che mi ha teso una trappola, diffondendo una conversazione carpita a mia insaputa con il solo e unico scopo di screditare la mia persona. Ho riflettuto molto su quello che è successo. Sono amareggiato nel constatare come il semplice rifiuto di finanziamenti abbia potuto suscitare un desiderio di vendetta così violento. Ciò non toglie che continuerò a negare contributi in futuro quando non ci saranno ragioni per concederli. Se l’intenzione era rendermi malleabile, preciso che dopo questa vicenda sarò ancor più intransigente. La denuncia sarà estesa anche a quanti hanno distorto i contenuti della conversazione e mi hanno etichettato come antisemita e omofobo, quale non sono. Sono certo che un’analisi dei fatti mi restituirà la dignità di uomo che ha fatto dei valori dello sport, della solidarietà e del rispetto la sua regola di vita», ha dichiarato il presidente federale.