2018
Elezioni FIGC: volano gli stracci. Sibilia attacca Ulivieri, Tommasi non appoggia Gravina
Un’assemblea elettiva della FIGC infuocata è in corso in questi minuti: Gravina avanza, ma non ha ancora i voti per vincere
Volano gli stracci durante l’assemblea chiamata a decidere il nome del nuovo presidente della FIGC. I candidati sono sempre 3: Gravina, Sibilia e Tommasi. E proprio il primo, dopo aver incassato il sostegno di Renzo Ulivieri, è al momento il più quotato a succedere a Carlo Tavecchio. Il capo dell’Aiac, come riporta l’Ansa, ha dichiarato: «Noi allenatori voteremo da subito il candidato Gabriele Gravina. Con lui e con Damiano Tommasi abbiamo programmi vicini e compatibili». D’altra parte non è mancato un affondo nei confronti di Sibilia, accusato di non aver «detto una parola per la nostra categoria, e non è una dimenticanza: in passato abbiamo avuto scontri duri con i dilettanti (rappresentata proprio da Sibilia, ndr) e ne siamo sempre usciti con le ossa rotte».
Sibilia dal canto suo è stato il protagonista dell’intervento più polemico dell’assemblea. Dinanzi ai delegati ha rifiutato l’etichetta di «cavallo di Troia di Malagò» e ha preso di petto il capo degli allenatori Ulivieri: «Tu non puoi dare lezioni di coerenza», ha tuonato. Al momento, però, nemmeno Gravina può dirsi certo di essere eletto presidente: gli manca l’appoggio dei calciatori, che con Tommasi hanno deciso di giocarsi il tutto per tutto. L’ex giocatore della Roma, come riporta La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: «Siamo disponibili all’abbattimento automatico dei contratti in caso di retrocessione. I calciatori sono pronti ad assumersi il rischio di impresa». Il suo intervento è stato applauditissimo: torna in corsa Tommasi?