2015
FIGC: Lotito indagato, la Lega Pro lo salva
Il governo pensa di convocare Tavecchio, ma il laziale comanda
Continuano gli strascichi legati alle ormai famose parole di Claudio Lotito, numero uno della Lazio e consigliere federale della FIGC, sulle piccole squadre della Serie B (e non solo) e su tanti altri argomenti. Parole forti, in cui si evince chiaramente la volontà del numero uno biancoceleste di volere (o potere?) controllare il calcio italiano. Parole a cui la giustizia sportiva non poteva rimanere indifferente: tant’è che da ieri Lotito è sotto inchiesta e rischia il deferimento. Per lui tra l’altro è stato aperto un doppio fascicolo: per le parole dette al telefono al dirigente dell’Ischia Iodice e per lo sfogo contro gli arbitri durante l’intervallo della partita tra la sua Lazio e il Genoa.
AL CENTRO DELLA SCENA – Non è tutto però, perchè come scrive La Repubblica il governo ha intenzione di convocare il numero uno FIGC Tavecchio (uomo vicino a Lotito) per fare chiarezza proprio sulle parole del patron laziale: si prova a fare pressione in tutti i modi su di lui, che però non molla. Ieri, ad esempio, l’assemblea di Lega Pro ha eletto Arpaia della Vigor Lamezia consigliere federale (c’era anche Lotito in qualità di rappresentante della Salernitana): Arpaia è uno degli uomini proprio del duo Tavecchio – Lotito. La dimostrazione evidente, scrive Il Fatto Quotidiano, che Lotito ha davvero in mano la Lega Pro, così come dice, e che nessun club ha osato ribellarsi alla sua linea, come invece era stato annunciato. Tante parole, fatti pochi.