FIGC, Abete: “Non so come abbiano fatto a vedermi con Agnelli. Giuste le lamentele della Sensi”

Giancarlo Abete zittisce seccamente Massimo Moratti.
Il patron dell’Inter aveva detto di aver visto il presidente della FIGC assieme al collega juventino Andrea Agnelli, ma il numero 1 della Federcalcio smentisce le affermazioni del presidente nerazzurro: “Nessuno mi ha visto, quindi non capisco come si possa dire che sono uscito ridendo. Non ho fatto dichiarazioni pubbliche e sono entrato in federazione alle 07,30 per uscirne alle 21 – ha detto Abete – . Non so come abbiano fatto a vedermi sorridere, non ci sono webcam in Figc. Garantisco la massima trasversalità . D’altronde i livelli di consenso per la mia carica non sono legati ai grandi club, che anzi hanno una posizione identica. Inoltre, quando per esempio le cosiddette “sette sorelle” decisero per il doppio designatore, io ero vice presidente della Figc, e non ero d’accordo. Anche in quel caso mostrai una certa equidistanza, e ogni tanto, anche se sono cose note, è meglio ricordarle.”

Sulla sua presenza al Processo di Napoli, nell’ambito del caso-Calciopoli, Abete conferma: “Ho confermato la mia presenza il primo ottobre al Tribunale di Napoli in qualità  di testimone chiamato dal legale di Moggi, l’avvocato Prioreschi.”
Abete si è sbilanciato anche sulla questione degli errori arbitrali: “Subito dopo la terza giornata di campionato, in seguito alle prime polemiche, avevo espresso il mio parere in merito, sostenendo che gli errori ci sono stati, ma al tempo stesso che tutti devono crescere e imparare a convivere con gli errori. Concetto che ripeto anche oggi. Bisogna crescere a livello di direttori di gara e assistenti: il richiamo di Rosella Sensi ad una crescita collettiva è giusto, ma nessuno è infallibile. Comunque le valutazioni del presidente dell’Aia Nicchi sono sotto gli occhi di tutti.”