2016

FIFA, Christillin: «La rinascita passa da diritti umani e sostenibilità»

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Dodici anni dopo Matarrese, l’Italia torna ad avere un rappresentante nel consiglio FIFA. La torinese Evelina Christillin indica la rotta per la rinascita del massimo organismo calcistico dopo gli scandali: la ricetta prevede maggiore oculatezza nell’utilizzo delle risorse e attenzione ai diritti umani.

FIFA ALL’ITALIANA – Dal 2002 il nostro paese non aveva un rappresentante presso il consiglio FIFA; l’elezione di Evelina Christillin riporta il tricolore a Ginevra ma la dirigente, già anima delle Olimpiadi Invernali di Torino, chiarisce il suo ruolo: «Sono italiana ma rappresento tutta l’Europa». Intervistata da La Gazzetta dello Sport, la consigliera individua i punti su cui fare leva per risollevare l’organismo dopo gli scandali che hanno minato l’organismo.

DIRITTI UMANI E RISORSE – Nella visione di Christillin è imprescindibile una maggior considerazione di aspetti anche extrasportivi, come l’attenzione alle zone interessate dall’organizzazione dei Mondiali e la parte finanziaria: «C’è il grande tema dei diritti umani, che non possono essere più un optional per chi si candida a ospitare un Mondiale. Credo che la Fifa debba guardare con più attenzione a quel che avviene nei cantieri degli stadi in Qatar e per il 2026 sono necessarie rassicurazioni pure sulla protezione ambientale e sulla sostenibilità finanziaria, con la possibilità di riammettere candidature doppie. L’assegnazione in contemporanea dei Mondiali a Russia e Qatar è stata la pietra dello scandalo. Ora è necessaria una riforma a 360 gradi e la nuova Fifa è partita col piede giusto».

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