La sfida tra Sampdoria e Milan mette di fronte Massimo Ferrero e il suo pupillo Vincenzo Montella: le ultime dal presidente doriano

Massimo Ferrero realizzò un sogno portando Vincenzo Montella alla Sampdoria. Non fu facile strapparlo alla Fiorentina, ma ci riuscì, anche se poi l’esperienza doriana si rivelò fallimentare. Domani Sampdoria-Milan metterà i due di fronte e il presidente del Doria fa un pronostico: «Finisce 2-1 per noi. Tolte le sei big, voglio essere il primo delle altre». I rapporti con l’Aeroplanino sono ottimi, aggiunge il vertice blucerchiato, la colpa dei pessimi risultati se la prende tutta l’imprenditore romano. Adesso alla Samp c’è Marco Giampaolo, il suo lavoro è molto buono e c’è il rischio che possa andare via. Non secondo Ferrero: «Lui è un creatore di calcio, perfetto dove bisogna inventare. Non è da big, lì non si divertirebbe». Se Giampaolo dovesse lasciare, allora ecco i sogni del presidente. Si parla di Bielsa o di Ventura, i suoi pupilli.

Si parla anche di calciomercato e dei gioielli venduti a peso d’oro: «Muriel volevo tenerlo. Schick? Il problema è dato dai procuratori, li trattano come opere d’arte. Senza il blocco del governo cinese sarebbe andato all‘Inter». Con Cassano invece ha fatto pace, mentre con Zenga è ancora alla fase delle scuse: si è pentito di essersi fidato dell’ambiente e di averlo mandato via. A La Gazzetta dello Sport inoltre Ferrero si sfoga con chi gli dà del “presidente di facciata” con Garrone che alle spalle paga. In più ha progetti per il futuro: «Basta con la storia di Garrone. Ho delle fideiussioni del 2014, poi stop. Amo la Sampdoria e sono il suo primo tifoso. Vorrei vincere qualcosa, almeno un trofeo».