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Ferrero: «Con me al timone la Sampdoria non avrebbe fatto questa fine»

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Massimo Ferrero, proprietario della Sampdoria, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del momento dei blucerchiati e del rischio fallimento

Massimo Ferrero, proprietario della Sampdoria, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del momento dei blucerchiati e del rischio fallimento

VERITA’ – «Alzo la mano destra e dico lo giuro. D’altra parte è sempre stato proprio il mio vizio di dire la verità senza filtri e procurarmi tanti nemici».

RETROCESSIONE – «I tifosi non meritavano questa enorme delusione. Con me al timone l’incubo non ci sarebbe stato, ma da 18 mesi io nella Sampdoria non decido nulla. Non mi danno neanche un biglietto per entrare allo stadio».

ACQUISTO DELLA SAMPDORIA – «Prima della Sampdoria il mio nome fu accostato al Napoli, poi alla Roma, mi offrirono anche la Salernitana. Ma non volevo entrare nel calcio. Facevo 5-6 film di successo all’anno, li producevo e li distribuivo nei miei cinema: nel gergo romanesco me la suonavo e me la cantavo. Non avevo bisogno del pallone. Un giorno però mi fecero incontrare Edoardo Garrone, fu lui a cercare me e non viceversa. Fu lui ad offrirmi la Sampdoria, che era già in vendita da un paio di anni, ma senza acquirenti».

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