2020

Ferrara: «Maradona un Dio Umano. Oggi sarebbe sempre il più grande, senza confronti»

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Ciro Ferrara, ex compagno al Napoli di Diego Armando Maradona, ha voluto ricordare il Pibe de Oro su Repubblica

Ciro Ferrara, ex compagno di Diego Armando Maradona al Napoli, ha voluto ricordare il Pibe de Oro su Repubblica. Le sue parole.

«Ho cominciato ad amare Maradona quando avevo diciassette anni, giocavo nel Napoli e gli davo del lei. E ho continuato a farlo per trent’anni. L’ho stimato, l’ho conosciuto credo come pochi, ma amato come tantissimi: era impossibile non farlo. Per la sua profonda, straripante umanità. Per la vicinanza con tutti. Era un dio, ma nessuno è stato più umano di lui. Mai una volta l’ho visto salire sul piedistallo, essere superbo. Quando doveva dirti che avevi sbagliato un pallone, un passaggio, una giocata, aspettava che lo spogliatoio si svuotasse, ti prendeva da parte e ti spiegava. Nella mia vita, Diego è stato una presenza immensa».

«Lui non si è fatto mancare niente, ha vissuto ogni cosa al massimo, smodatamente. A volte, la notte sentivo alzarsi dal garage il rombo della sua Ferrari. E così il giorno dopo, al campo d’allenamento, quando Diego tardava e i compagni mi guardavano interrogativi, ‘e allora, Ciro, lui che fa?’, io rispondevo ‘ragazzi, mi sa che oggi non viene’. Ma poi lo trovavo ad allenarsi da solo, come un forsennato».

«Sarebbe sempre il più grande, senza confronti. Sarebbe ancora il Sole al centro dell’universo. La sua tecnica non era di questo mondo. Lui amava il pallone come un bambino in strada: la palla di stracci di quand’era bambino, la palla degli scudetti e della Coppa del mondo. Perché non erano cambiati né la palla, né il bambino”. E infine un pensiero: “Diego era un generoso nato. Dava tutto senza risparmio a tutti. Ecco chi era. Tutta vita, e basta».

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