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Bologna, a tutto Ferguson: «Motta è un top. Obiettivo? Non ci pensiamo»

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Lewis Ferguson, centrocampista del Bologna, ha parlato a La Repubblica della sua stagione e del suo momento in rossoblù

Lewis Ferguson, centrocampista del Bologna, ha parlato a La Repubblica della sua stagione e del suo momento in rossoblù. Le sue dichiarazioni: 

MI MANCA IL MIO CANE«Faccio prima a mostrare una foto. È cresciuto in un attimo. Si chiama Kobe, come Bryant. Quando avvenne la tragedia in elicottero il suo nome mi ronzava continuamente in testa e alla fine ho deciso per Kobe. Purtroppo è dovuto rimanere a casa in Scozia. Mi manca molto».

LA VITA IN SCOZIA «I genitori, i nonni, gli amici. Siamo tutti molto legati».

LAUREN «Lauren, la mia ragazza sin da quando avevo 18 anni. Abbiamo una figlia di un anno. Si chiama Lake, come lago, un nome insolito ma Lauren voleva assolutamente mantenere le L delle nostre iniziali».

THIAGO MOTTA«Non lo dico perché è qui, ma è davvero un allenatore top. Ci ha insegnato a non farci condizionare dalle circostanze, positive o negative che siano. Ogni settimana iniziamo ragionando solo sulla partita in arrivo. È così che si possono ripetere certi risultati, senza accontentarsi mai. Thiago Motta mi ha aiutato moltissimo con le sue analisi. E non va dimenticato il suo team di collaboratori, tutti fantastici».

OBIETTIVO «Chi può saperlo? Ora siamo lì, quindi abbiamo tutto per restarci. Ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo: che è solo la prossima partita».

ALLENATORI «Oltre a Thiago dico Ferguson. Inattività mi piace molto Guardiola».

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