2009

Federcalcio serba accusa FIGC di fare pressioni per il 3-0 a tavolino

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La Federcalcio serba ha duramente attaccato oggi la Figc, accusandola di fare “pressioni” sul procedimento disciplinare dell’Uefa per ottenere il 3-0 a tavolino a favore gli azzurri dopo la sospensione di Italia-Serbia. Questo il comunicato della federazione serba: “La Federcalcio serba è rimasta sorpresa in maniera estremamente spiacevole dal fatto che il rapporto dell”ispettore’ disciplinare della Uefa sulla partita Italia-Serbia sia andato a finire ai media, cosa questa che influisce sulla regolarità  del procedimento avviato. Siamo inoltre sorpresi ancora di più per il fatto che l’ispettore disciplinare della Uefa si sia manifestato prima che la Federcalcio serba abbia presentato la propria documentazione, per la quale ci è stato concesso il termine fino al 25 ottobre. La Federcalcio serba constata che i responsabili calcistici italiani sono ovviamente molto impazienti e nervosi, poichè vi sono sempre più prove di errori compiuti nell’organizzazione della partita Italia-Serbia”. Il comunicato, secondo l’agenzia Tanjug, lancia il sospetto che la Figc abbia avuto un ruolo nella pubblicazione del “rapporto”, riferendosi evidentemente alle richieste del procuratore Uefa. Fonti della Figc smentiscono peraltro di aver diffuso alcunchè. “Tutte le mosse della Federcalcio italiana – afferma Belgrado – mostrano che loro fanno pressioni affinchè la partita sospesa a Genova venga registrata con il 3 a 0 a tavolino a loro favore. E su questa strada non si astengono neanche dal fare mosse scorrette e non sportive, cosa questa che porta a concludere che loro vogliono sopratutto nascondere le numerose mancanze e errori nell’organizzazione della partita”. “Nella Federcalcio serba si sta completando un’ampia documentazione nella quale saranno dimostrati tutti gli errori dei padroni di casa nell’organizzazione della gara di Genova, sopratutto da parte della polizia. Queste mosse da parte italiana ci portano all’idea che anche la Federcalcio serba in futuro dovrebbe rendere di dominio pubblico tutti i rapporti ufficiali. Ma, il rispetto di una cultura nei rapporti di lavoro e la professionalità  nelle relazioni con la Uefa rimarranno nostre caratteristiche” conclude il comunicato.

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