2018
FCA smonta lo sciopero contro CR7: «É stato un flop, si sono fermati in 5 su 1700»
Lo sciopero degli operai Fiat contro l’arrivo e lo stipendio di Cristiano Ronaldo alla Juventus si è rivelato un autentico flop
«Anche oggi a Melfi, come era già capitato venerdì scorso a Pomigliano, le iniziative di protesta promosse in tema calcistico sono state un clamoroso flop. Soltanto 5 dipendenti hanno scioperato su circa 1.700 presenti al primo turno. La percentuale di adesione è stata dello 0,3%». Lo afferma un portavoce di Fiat Chrysler Automobiles che con queste frasi mette fine al vespaio di polemiche che ha infiammato l’Italia negli ultimi giorni. Il portavoce aggiunge: «È l’ennesima conferma che i lavoratori di Melfi e Pomigliano hanno capito perfettamente che si trattava di proteste strumentali promosse da sigle di nessuna rappresentatività reale o da singole persone che avevano come unico scopo quello di farsi pubblicità per fini personali. L’eco che hanno avuto queste agitazioni è stato enormemente sproporzionato rispetto alla realtà dei fatti che caratterizza il rapporto lavoratori-Azienda nei due impianti».
Il motivo? L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve, dove percepirà 30 milioni netti di stipendio all’anno. Lo sciopero a Melfi era stato indetto dall’Unione Sindacale di Base che aveva protestato: «È inaccettabile che mentre ai lavoratori di Fca e Cnhi l’azienda continui a chiedere da anni enormi sacrifici a livello economico la stessa decida di spendere centinaia di milioni di euro per l’acquisto di un calciatore. Ci viene detto che il momento è difficile, che bisogna ricorrere agli ammortizzatori sociali in attesa del lancio di nuovi modelli che non arrivano mai. E mentre gli operai e le loro famiglie stringono sempre più la cinghia la proprietà decide di investire su un’unica risorsa umana tantissimi soldi! È giusto tutto questo?, è normale che una sola persona guadagni milioni e migliaia di famiglie non arrivino alla metà del mese?»